Mia per sempre by Cinzia Tani

Mia per sempre by Cinzia Tani

autore:Cinzia Tani [Tani, Cinzia]
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 2014-03-19T00:00:00+00:00


Medea al maschile

Medea, figlia del re della Colchide, si innamora dell'eroe greco Giasone e lo aiuta con le sue arti magiche a impossessarsi del vello d'oro, poi parte con lui e gli Argonauti alla volta di Corinto.

Dieci anni dopo Creonte, il re della città, propone a Giasone di unirsi in matrimonio con sua figlia Glauce per potergli così succedere al trono. Lui accetta e ripudia la moglie Medea, pensando addirittura di cacciarla da Corinto insieme ai loro due figli. Medea quasi impazzisce dal dolore e medita la vendetta. Finge di riconciliarsi con il marito e la giovane donna che lui sta per sposare. Chiede poi ai suoi bambini di portare in dono a Glauce un vestito di nozze, da lei intessuto e avvelenato. Il regalò funesto causa la morte della ragazza e di suo padre, ma la vendetta non è completa. Perché l'uomo che ama soffra per il resto della sua vita, Medea uccide i figli che ha avuto da lui, gli unici discendenti, per i quali all'ultimo momento Giasone aveva deciso di revocare l'ordine di esilio.

La sindrome, o complesso, di Medea venne descritta dallo psichiatra americano John W. Jacobs nel 1988 come il bisogno ossessivo della donna di vendicarsi del compagno che l'ha tradita. Uccidere la creatura dell'uomo diventa il simbolo di una castrazione, della distruzione del suo rapporto con i propri figli. Nei miti non esistono esempi che vedono il padre responsabile della stessa tipologia di omicidio (per vendetta dopo un abbandono), cosa che invece, purtroppo, si verifica sempre più spesso in questi ultimi anni.

Sono tutti d'accordo nel dichiarare che Marco Turrini adorava i propri figli. I vicini di casa lo vedevano camminare spingendo il passeggino con la più piccola e portare all'asilo il maggiore. Anche per la moglie Elena Morè, infermiera all'ospedale di Brescia, aveva mille attenzioni. I parenti e gli amici riferiscono che non c'erano mai stati problemi nella coppia, ma che lui ultimamente era preoccupato perché aveva perso il lavoro di agente pubblicitario. Lo descrivono come un uomo buono e disponibile, che frequentava l'oratorio e la parrocchia, che si dava da fare se all'asi lo c'era bisogno di qualche lavoretto.

La mattina del 21 maggio 2012, dopo una discussione con la moglie, Marco getta dalla finestra del suo appartamento in via Cremona i figli Samuele, di 4 anni, e Manuela, di 14 mesi. Elena non fa in tempo a reagire perché il gesto del marito la lascia inebetita, paralizzata. Quando lui ha aperto la finestra del soggiorno con la bimba in braccio, non poteva lontanamente immaginare quali fossero le sue intenzioni. «Se volevi spaventarmi ci sei riuscito, ma adesso lascia la bambina» chiede al marito. Lui non la ascolta: Manuela vola dal sesto piano, e subito dopo la segue Samuele. Elena lascia di corsa l'appartamento per chiedere aiuto e Marco la insegue, apre una finestra sul pianerottolo perché vuole gettare nel vuoto anche lei, ma arrivano i vicini di casa a soccorrerla, quindi lui rinuncia all'ultimo omicidio e si suicida, lanciandosi di sotto.

Si viene a sapere che il padre di Turrini era morto un anno prima, anche lui suicida.



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.