Morgan Sarah - Orgoglio Greco by Anonymous

autore:Anonymous [Anonymous]
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 2011-03-26T00:00:00+00:00

6

«Io non sono così. Sarà anche mio marito, ma questo non gli dà il diritto di trattarmi come fossi una sua proprietà. Non gli permetterò di ferirmi una seconda volta.» Millie ficcò gli indumenti del bambino in una borsa da viaggio. «Sarei stupida, non ti pare?»

Il piccolo fece un versetto e agitò le gambine.

«Non siamo fatti l'uno per l'altra. Perché non lo capisce? È inutile che cerchi di parlargliene, perché lui è bravo con le parole, e io no. Con un po' di fortuna, non mi seguirà. Non lo ha fatto la prima volta, e non posso credere che voglia che un neonato sconvolga il suo stile di vita.» Millie pensò all'attrice, e subito rimpianse di averlo fatto.

Nascose la borsa sotto il lettino di Costas. «Evidentemente si aspetta che resti a guardare mentre sorride a modelle e ad attrici. Be', si sbaglia. Ho passato un anno nel tentativo di dimenticarlo. Non intendo accettare una situazione simile.»

«Che cosa non intendi accettare?» Leandro era fermo sulla soglia, e Millie sobbalzò.

«E... essere inseguita da gio... giornalisti» balbettò, e, con il cuore che le martellava nel petto, prese in braccio Costas e si girò verso Leandro.

Vestito con jeans neri e una camicia sportiva, era favoloso. Non c'era da stupirsi che non fosse riuscita a tenerselo stretto, pensò amaramente Millie. Dopotutto, gli avrebbe fatto un favore, lasciandolo.

Ignaro del tumulto di emozioni che l'agitava, Costas si addormentò contro la sua spalla, e Leandro sorrise.

«Qualcuno è stanco. Mettilo a letto e vieni a mangiare. Dobbiamo fare dei progetti.»

Evidentemente non gli era nemmeno passato per la testa che lei potesse rifiutare.

Non avendo scelta, Millie lo seguì in sala da pranzo, ma era troppo nervosa per mangiare e per parlare. Rigirando il cibo nel piatto, cercò di pensare a un mezzo di trasporto e a un percorso sicuro.

Leandro era seduto di fronte a lei, rilassato e attento, come se cercasse di leggerle nella mente.

Millie stava affannosamente cercando una scusa per non andare a letto con lui, quando si avvicinò un membro del personale per riferirgli un messaggio.

Serrando le labbra, Leandro si alzò in piedi. «Ti chiedo scusa, devo assolutamente rispondere a questa chiamata. Dopo non ce ne saranno più, te lo prometto.»

«Non preoccuparti. Vado a controllare Costas.» Quasi con sollievo, Millie afferrò al volo l'occasione per nascondersi nella stanza del bambino. Forse avrebbe dovuto approfittarne per andarsene, solo che era troppo tardi, e a quell'ora non c'erano più treni.

No, sarebbe partita l'indomani. Ma presto.

Sfinita dagli avvenimenti degli ultimi giorni, si coricò sul letto nella stanza di Costas e si addormentò immediatamente.

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