Moro Andrea - 2010 - Breve storia del verbo essere by Moro Andrea

Moro Andrea - 2010 - Breve storia del verbo essere by Moro Andrea

autore:Moro Andrea
La lingua: ita
Format: mobi, epub
Tags: Language Arts & Disciplines, Linguistics, Life Sciences, Science, General, Neuroscience
ISBN: 9788845971853
editore: Adelphi Edizioni spa
pubblicato: 2013-07-01T22:00:00+00:00


In alternativa alla strategia di sollevamento, esiste ovviamente la possibilità che il soggetto non si muova dalla frase dipendente. In questo caso il verbo della dipendente sarà di modo finito e nella posizione di soggetto della principale comparirà un elemento semanticamente nullo: pro in italiano e il pronome it in inglese, come in pro è sembrato che Giovanni ottenesse un risultato o it seems that John reached a goal. Torneremo senz’altro sulla questione dei soggetti semanticamente nulli, ma questa differenza deve essere chiara: il sollevamento sarà infatti centrale nella trattazione delle frasi con il verbo essere.

In conclusione, il verbo sembrare è un verbo a sollevamento: è un verbo cioè che non ha un suo soggetto ma vive – per così dire – parassiticamente su un’altra frase procurandosi il soggetto da essa. Vedendo la situazione dal punto di vista del legame predicativo, si deduce quindi che la quasi-copula, così come la copula, non è predicato del soggetto: quando dico Giovanni sembra un rivale, è un rivale che fa da predicato a Giovanni. Per corroborare l’ipotesi che un rivale abbia un ruolo predicativo quando si accompagna con il verbo sembrare, possiamo ricorrere all’interpretazione dei pronomi, tenendo conto di quanto abbiamo già osservato per il verbo essere discutendo il «caso delle due stelle» nel primo capitolo, cioè che un pronome contenuto in un SN predicativo non può riferirsi al soggetto della frase di cui è predicato. Questa in effetti è la situazione. La frase Giovanni sembra un suo rivale contrasta infatti con Giovanni odia un suo rivale: nel primo caso suo non può riferirsi a Giovanni a meno che sembra non sia interpretato come «assomigliare»,61 mentre nel secondo caso sì. Questo fenomeno è spiegabile solo se un suo rivale è il predicato della frase, il che ovviamente esclude che lo sia anche sembra, a differenza di odia: anche in questo caso la sequenza SN V SN nasconde proprietà molto diverse a seconda del verbo che viene impiegato. Passiamo ora a un caso che ci porterà direttamente alla soluzione.



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