Neandertal by Rebecca Wragg Sykes

Neandertal by Rebecca Wragg Sykes

autore:Rebecca Wragg Sykes [Sykes, Rebecca Wragg]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Bollati Boringhieri
pubblicato: 2021-09-17T22:00:00+00:00


Dalla roccia all’osso

Per molto tempo i movimenti delle pietre sono stati l’unico parametro per misurare la mobilità dei neandertaliani, ma le tecniche di analisi del XXI secolo ci hanno aperto un’altra strada. Grazie a una gamma sempre più vasta di metodi bio-geochimici, oggi siamo in grado di seguire i movimenti di singoli Neandertal usando gli isotopi stabili. Questi infatti ci offrono informazioni sui luoghi in cui un individuo aveva vissuto in precedenza, anche se, proprio come nell’analisi della dieta, mostrano solo una parte della storia. Gli isotopi dello stronzio variano a seconda della roccia madre e penetrano nei denti attraverso il cibo e l’acqua potabile.6 I dati assomigliano alle mappe della pressione atmosferica usate nelle previsioni del tempo, con fasce che si estendono su più regioni, anziché punti esatti. Tuttavia, confrontando i valori dei denti con la geologia dei luoghi in cui sono stati rinvenuti, è possibile vedere il movimento da altre aree geologiche, a volte con risultati straordinari, come la persona dell’Età del Bronzo sepolta nei pressi di Stonehenge che era cresciuta sulle Alpi.

I pochi studi di questo tipo condotti sui Neandertal non hanno restituito scoperte così eccezionali, ma hanno dimostrato che nemmeno loro passavano tutta la vita nella stessa valle. Il primo campione apparteneva a un adulto di Lakonis, in Grecia, che aveva trascorso parte dell’infanzia in un altro luogo, lontano forse 20 chilometri. Una distanza maggiore è emersa da un dente dell’Eemiano ritrovato nel sito di Moula-Guercy, in Francia, che ha suggerito uno spostamento da un ambiente geologico almeno 50 chilometri più a sud, con tanto di manufatti litici corrispondenti.

Ma non mancano le complicazioni, e in più le misure potrebbero essere sottostimate. Lo smalto dei denti impiega anche un anno o più a formarsi e tutti i dati archeologici ci dicono che i neandertaliani non si fermavano mai in un posto così a lungo, pertanto c’è il rischio di «confusione» isotopica nel momento in cui si verifica il passaggio da un’area geologica all’altra. Inoltre, anche il consumo di molta carne di animali con firme isotopiche di regioni distanti può ingarbugliare le cose.

Per controbilanciare alcuni di questi problemi, possiamo unire i dati isotopici a quelli litici. Tra 250000 e 200000 anni fa i neandertaliani che vivevano lungo il Rodano tornarono più volte al riparo roccioso di Payre, ma nel corso del tempo il ruolo di questo posto all’interno dei loro movimenti generali nel paesaggio cambiò. All’inizio sembra che si fermassero più a lungo, cacciando soprattutto nelle valli in momenti diversi dell’anno. I materiali litici arrivavano per lo più dalle colline e dagli altopiani circostanti, in un raggio di 30 chilometri. Usando gli isotopi dell’ossigeno e del piombo su scala micrometrica, riusciamo a seguire i movimenti stagionali durante la prima infanzia di un neandertaliano poi morto a Payre (anche se forse era nato altrove).

Dopo essere venuto al mondo in primavera, a partire da circa due mesi e mezzo di vita il dente del soggetto mostra un’esposizione al piombo. Forse questo indica che il suo gruppo si era spostato per



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