Nei Sogni Più Audaci by Christina Dodd

autore:Christina Dodd
La lingua: ita
Format: mobi, epub
Tags: Governess Brides vol. 04
editore: Mondadori
pubblicato: 2003-12-01T23:00:00+00:00

16

Garrick Throckmorton sbucò da dietro una colonna. Chiuse le porte della serra e fissò Celeste così intensamente che la ragazza si chiese se i lacci della propria camicetta fossero aperti. — Vi confesso che neppure io ho capito. Lady Hyacinth era forse una rivale troppo scarsa? Le avete dato tutti quei consigli in modo da rendere la sfida più interessante?

— Credo solo che lei… si meriti qualcosa di più di una vita al fianco di un marito indifferente — replicò Celeste, che si azzardò ad aggiungere: — Chiunque lui sia.

Garrick Throckmorton continuò a fissarla. — Sapete davvero molte cose su ciò che succede tra un uomo e una donna.

Celeste trattenne il respiro. Quanto a lungo aveva ascoltato la sua conversazione con Hyacinth?

— Ho ascoltato abbastanza per farmi l’idea che siete una donna davvero astuta. — Andò verso di lei e le porse la mano.

Lei l’accettò… e capì di aver commesso un errore. Lui non le permise di ritirarsi nella propria stanza. La spinse a sé, l’abbracciò e la fece volteggiare fino a spingerla contro una colonna.

— Un giro di danza, per ricordarvi di Ellery. — Aveva parlato in tono sarcastico e risentito, addirittura alterato, davvero inusuale per quell’uomo freddo e padrone di sé che era.

— Sì, certo — disse lei guardandolo negli occhi. — Ellery però avrebbe accompagnato questo volteggio con un sorriso.

— Provate questo, invece — disse lui baciandola.

Garrick Throckmorton premette forte le labbra contro le sue, com’era accaduto la prima volta. Ma il gentiluomo di allora era scomparso. Questa volta non ebbe alcun riguardo: la spinse subito ad aprire la bocca e ad accogliere la propria lingua.

Lei non poté far altro che cedere. Lui la spinse contro la colonna: il suo profumo virile ravvolgeva come un incenso inebriante. Di cosa sapeva ora il suo bacio? Non le ricordava più la luce delle stelle o la morbidezza del velluto. Questa volta aveva il gusto di un’oscura passione che agitava un’anima in tempesta.

Lei gemette spaventata e si divincolò cercando di sfuggirgli.

Prendendola per i polsi, lui le alzò le braccia sopra la testa. L’uomo indossava giacca e cravatta, ma era come se fosse nudo, tanto era evidente la potenza dei suoi muscoli, la superiorità della sua forza. Se il suo scopo era farla sentire inerme e indifesa, l’aveva raggiunto in pieno.

Alzando la testa la guardò con quei fieri occhi scuri. — Non sarete mai libera… se non lo decido io.

Una minaccia anche più grave di quel che le parole significavano. Lei sostenne il suo sguardo. — Signor Throckmorton, vi state comportando da villano. E io non bacio i villani.

— Di solito vi basta usare questo tono per liberarvi degli ometti che vi corteggiano?

— Non so perché siate arrabbiato con me, ma è meglio che mi lasciate andare, altrimenti mi spezzerete le braccia.

Molto lentamente l’uomo lasciò la presa. Ma un attimo dopo era di nuovo stretto a lei, con i fianchi premuti contro il suo ventre. Non c’era più alcun dubbio: ormai era sua prigioniera. Con apprensione Celeste cercò negli occhi di

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