Nelle mani del nemico (Youfeel) by Morgana D. Baroque

Nelle mani del nemico (Youfeel) by Morgana D. Baroque

autore:Morgana D. Baroque [Baroque, Morgana D.]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Fiction, Romance, Erotica
ISBN: 9788858685235
Google: AQSIDAAAQBAJ
editore: Rizzoli
pubblicato: 2016-07-01T11:03:02+00:00


CAPITOLO TERZO

Sei mia

Nei cinque giorni seguenti la «procedura» da parte di Sergey fu sempre la stessa. Faceva sesso con lei e l’abbandonava subito dopo. A volte la usava senza neppure rivolgerle la parola, soprattutto quando la prendeva di giorno, magari impegnato nei suoi affari. Infatti qualche volta l’aveva fatta chiamare mentre era nel suo studio, al telefono con dei clienti importanti, e lei lo aveva dovuto soddisfare con la bocca mettendosi in ginocchio tra le sue gambe. Per tutto il tempo in cui era rimasto al telefono l’aveva fissata intensamente, accarezzandole la testa e il viso. Durante gli amplessi era gentile nei gesti, ma una volta soddisfatto tornava freddo e distante.

Giunse il fine settimana e quel sabato notte Sergey uscì con Zado e Iade. Lilibeth s’intristì nel sapere che sarebbe stato via tutta la notte, certamente in compagnia di altre donne.

Verso le due di notte era ancora sveglia a disegnare quando udì delle risate femminili riecheggiare nella villa. Posò i fogli, si alzò dal letto, indossò una vestaglia di raso blu sopra la sottoveste rosa e aprì piano la porta. Restò in ascolto e sentì Sergey e le donne dirigersi nello studio. Con un profondo respiro, Lilibeth uscì dalla camera e scese di sotto. Veleno, Buio e Notte dormivano a pancia all’aria sui grandi divani del salotto, incuranti delle voci sguaiate e acute delle donne.

Lilibeth si guardò attorno e poi si avvicinò alla porta dello studio e dopo alcuni istanti d’esitazione la socchiuse appena. Sergey era seduto sul divano accanto al camino a bere del whisky e davanti a lui tre donne bellissime in lingerie ballavano lentamente e si toccavano baciandosi.

Lilibeth provò un forte conato di nausea, richiuse la porta e corse di sopra in camera sua a vomitare. Perché poi? Perché stare male per lui? Lei era sposata, doveva pensare solo a tornare da suo marito.

Sollevò lo sguardo sullo specchio sopra il lavandino e fissò il suo viso stravolto e pallido.

«Perché reagisci così?» sussurrò alla propria immagine riflessa. «Perché ti fa male vederlo con altre donne? Dovresti essere sollevata che si distragga con loro.»

Abbassò la testa e capì che amava essere presa da lui. Amava essere sua e la passione con la quale la prendeva, la premura con la quale la faceva godere, l’intensità con la quale la guardava quando la possedeva la facevano tremare d’emozione.

Singhiozzò forte e capì che sarebbe stata una lunga notte insonne…

La mattina dopo, Lilibeth si svegliò presto nonostante avesse dormito poco. Si godette un lungo bagno con tantissima schiuma profumata e indugiò nella cura di viso e capelli.

Un’ora dopo era seduta alla sua toeletta con indosso una vestaglia di seta dorata, intenta a pettinarsi, quando Sergey bussò una sola volta ed entrò subito. Lilibeth fermò la mano e lo guardò dallo specchio, stupita di vederlo con indosso i vestiti della notte prima e la barba incolta.

Sergey la guardò e fece un sorriso strano, come fosse soddisfatto di vederla curata e bellissima anche di prima mattina. Si sedette sul bordo del letto e la guadò a lungo.



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