Niente lacrime per Rosemary by Simona Capodanno & Marina Marazza

Niente lacrime per Rosemary by Simona Capodanno & Marina Marazza

autore:Simona Capodanno & Marina Marazza [Capodanno, Simona & Marazza, Marina]
La lingua: ita
Format: epub
editore: RIZZOLI LIBRI
pubblicato: 2021-05-25T12:00:00+00:00


Rosemary: Un nuovo gioco

Non lo so nemmeno io che cosa mi prende certe volte. È come se in me ci fossero due Rosemary: una che vuole essere brava e obbediente e l’altra che vuole scappare via. Ogni tanto le mie gambe vogliono correre. Mi era già capitato, qualche volta, anche in passato, come quando avevo seminato la nuova cameriera che mi doveva accompagnare al treno. Ma adesso è diverso. Io sono diversa.

Non sono più tanto buona. Quando non riesco a fare una cosa dopo averci provato e riprovato e mi sento dire che non mi sono impegnata abbastanza mi scoppia dentro una cosa, come una bomba, e divento tutta rossa in faccia e calda e mi viene da spaccare tutto. L’altro giorno è successo con quella stupida zip della gonna che si è impigliata nella fodera. Un pezzettino microscopico di fodera e i dentini della cerniera non andavano più né su né giù. Forse anche perché la gonna è un po’ stretta. Tutti i vestiti mi vanno un po’ stretti e ho chiesto alla mamma di comperarne di nuovi. Lei mi ha risposto che non se ne parla nemmeno e che devo dimagrire, quella che porto è già una taglia grande, per una donna. Ma io sono alta, le donne alte di statura possono permettersi qualche chilo in più, me l’hanno detto le mie amiche del collegio.

Cerco di stare a dieta, ma se mangio solo verdure e pesce poi mi viene una gran fame e divoro tutto quello che trovo. La mamma dice che le cose dolci fanno male, ma sono così buone e io non credo che Dio abbia creato delle cose che sono così buone e che fanno male. A me piacciono tanto le cose dolci.

Qualche giorno fa volevo anch’io il dolce la domenica, ma la suora non me lo voleva dare.

«Tu sei a dieta, Rosemary» mi ha detto, passandomi di fianco col piatto della torta, quella di mele che è la mia preferita, per andare a darla alle altre. Si sentiva un profumo…

«Ma io la voglio» ho detto. «Mi rimetto a dieta da domani.»

Lei ha scosso la testa, aggrottando le sopracciglia, e io mi sono arrabbiata. Ho dato un colpo secco al vassoio mentre mi passava di fianco e la torta è volata per aria e poi sul pavimento del refettorio. Così io non l’ho mangiata, ma nemmeno le altre.

Tanto non dimagrisco lo stesso. E quella gonna non si voleva chiudere. Mi stavo preparando per scendere alle lezioni e la persona che mi aiuta ha bussato alla porta.

«Rosemary? Sei pronta? Sbrigati, se no arrivi in ritardo…»

Sono sempre in ritardo. Anche se comincio presto a fare le cose, c’è sempre qualche impiccio. Mi è venuta una gran rabbia, ho tirato e la gonna si è strappata. Allora non ho capito più niente, ho rovesciato tutto quello che c’era sul comò, ho scagliato la poltroncina della camera da letto contro lo specchio che rifletteva l’immagine di una donna tutta scarmigliata e urlante che non mi somigliava, sono accorsi a vedere che cosa stava succedendo nella mia camera e si sono molto spaventati.



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