Nietzsche (Italian Edition) by Alain Badiou

Nietzsche (Italian Edition) by Alain Badiou

autore:Alain Badiou [Badiou, Alain]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Mimesis Edizioni
pubblicato: 2022-01-19T23:00:00+00:00


VII

7 aprile 1993

L’atto è ciò cui si sacrifica Nietzsche, come un kamikaze: «non sono un uomo, sono dinamite»263 e “sono un evento della storia universale che spaccherà in due la storia dell’umanità”,264 esclama nel vuoto. Mai uno spirito è stato così ben affilato dal più tagliente e crudele degli scalpelli tanto da avere «il coraggio di pensare tutto quello che sa»:265 si deve volere ciò che si può! Ogni verità che non raggiunge il punto estremo, ogni veracità che non è assoluta, non ha alcun valore etico. Le sue parole risuonano come dei colpi di martello contro l’intero edificio mondiale: dichiara, ordina, minaccia con i frantumi dei suoi pensieri, ma quanto mai solitario. Nessuno gli accorda una briciola di credito, nessuno lo apprezza. Nulla si muove, nessuna risposta. Senza nessuno che lo ascolti e senza alcuna eco si realizza il dramma di Nietzsche divenuto “Nietzsche”.

E adesso? Oggi? Di cosa gli siamo debitori? In cosa siamo nietzscheani? E in cosa lo sono io stesso?

Con ciò, leggete, a titolo pubblicitario, il mio articolo nel volumetto che Le Perroquet ha pubblicato col titolo Casser en deux l’histoire du monde ?.266 D’altronde, è uscita da poco, per Belin, la raccolta degli atti del colloquio su Rimbaud che si è tenuto al Collège de Philosophie, Le Millénaire Rimbaud, organizzato da me, Jacques Rancière e Jean Borreil.267 L’interesse di questa raccolta risiede in fondo nel fatto di prendere Rimbaud come figura di un pensiero, che si tiene a egual distanza dalla stretta considerazione di questo poeta come figura allegorica, o personaggio, o simbolo esistenziale, ma anche da un Rimbaud esclusivamente letterario, in una visione limitata della funzione della poesia. L’aspetto comune alla quasi totalità degli interventi risiede nel prendere Rimbaud attraverso l’elemento del pensiero, se non addirittura di scorgere in lui una vera e propria proposta di pensiero, come un poeta la cui singolare metrica è dichiarativa. Una dichiarazione da cogliere nella poesia, in senso letterale, che non è così lontana dalla testualità, cercando di decifrare in questa prossimità letterale le operazioni dichiarative di Rimbaud.

Sempre nel registro poetico, l’ultimo libro di Michel Deguy, Aux heures d’affluence, pubblicato da Seuil. Un libro, mi pare, un po’ disomogeneo, non so se necessario, perché riunisce dei testi già tutti pubblicati, salvo uno, in una connessione a volte un po’ difficile da capire. Non c’è granché che lo fondi come libro. Solo il testo d’apertura, Liminaire, ha catturato la mia attenzione: in poche pagine, ha riunito e ordinato la sua concezione della poesia, di più anzi, la vocazione che attribuisce alla poesia. È uno dei testi più sintetici e concentrati. Vorrei leggervene alcune massime. La prima: «Vi devo la verità in poesia».268 È un enunciato che ordina un po’ tutto il resto: la poesia è in un regime di verità che è allo stesso tempo imperativo e indirizzato. “Vi devo”. La formula è semplice, ma densa, perché contiene quest’idea che l’imperativo della poesia sia dell’ordine della verità, che sia sottoposto alla regola di un indirizzo e che, in seguito, questa verità sia sotto forma di poesia, in un ordine strettamente immanente.



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