Nietzsche on the road by Paolo Pagani

Nietzsche on the road by Paolo Pagani

autore:Paolo Pagani [Pagani, Paolo]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Neri Pozza
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00


Umano contro ogni «contrabbando di femminezze»

Umano, troppo umano, che è uscito a maggio del 1878 al termine di una prolungata elaborazione durata almeno un paio d’anni, «una rigorosa autodisciplina» scrive Nietzsche un decennio piú tardi in Ecce homo, è la goccia filosofica che ha fatto traboccare il vaso. È «il monumento di una crisi». Cosí l’avvertimento in forma di premessa, sempre in Ecce homo. Esprime il disgusto. Verso una città, una condizione, una carriera (la filologia), una temperie culturale, soprattutto Schopenhauer e la metafisica, il mito, Wagner e i suoi «paradisi artificiali» come li chiama Montinari con linguaggio lisergico. Nietzsche si svincola dal suo passato, sta progredendo verso l’inedita dimensione dello «spirito libero». Che dev’essere inteso in un senso molto preciso, ovvero «uno spirito diventato libero, che ha ripreso possesso di se stesso».

Vorrebbe addirittura che l’opera non fosse pubblicizzata dal paziente editore Schmeitzner. Preferirebbe firmarla con uno pseudonimo, Bernhard Cron per esempio. «Herr Bernhard Cron è, per quanto se ne sa, un tedesco delle province russe del Baltico che negli ultimi tempi ha viaggiato di continuo» avrebbe intenzione di far scrivere nel risvolto della quarta di copertina. Mescolando evidentemente particolari della biografia sua e della Salomé. Schmeitzner rifiuta. Il libro va firmato Nietzsche, non se ne parla nemmeno.

In Umano, troppo umano adesso «un errore viene tranquillamente messo sul ghiaccio» osserva l’autore. Lí ci si libera, finalmente, della dipendenza intellettuale da Schopenhauer e della schiavitú dalla venerazione, anche personale, per il wagnerismo e la sua appiccicosa narcosi. Per il «sublime imbroglio», i «bei sentimenti» e «ogni altro contrabbando di femminezze». Umano, troppo umano è dunque «una autoterapia anti-romantica», un capolavoro tagliente distillato in prosa perfetta. Una «cura d’acqua fredda». Esibisce, per di piú, il gusto calcolatissimo, cartesiano, per la parola precisa, di cristallo, diventandone un orafo, alla maniera poco germanica di un Montaigne.

L’accoglienza del nuovo libro non è affatto unanime, e naturalmente non vende nulla. L’editore ne manda una copia persino al cancelliere Bismarck. Il parere? Il principe prussiano osserva solo che, essendo stampato in lettere latine, per un tedesco è difficile leggerlo… Irriverente la reazione di Wagner, informato dalla casa editrice, che poi è anche la sua: «Questo Junker della Pomerania completamente ignorante…». Poi però, furibondo con Nietzsche, toglie per rappresaglia a Schmeitzner la licenza di stampare i suoi Bayreuther Blätter. L’house organ personale diretto dall’antisemita Hans von Wolzogen.

Se intanto Burckhardt, il vecchio brontolone Burckhardt, si dice entusiasta di Umano, troppo umano e da Parigi un anonimo donatore spedisce a Fritz un busto di Voltaire con un bigliettino d’accompagnamento («L’âme de Voltaire fait ses compliments à Frédéric Nietzsche»), l’acida Cosima annota invece volentieri nel suo diario: «Non leggendo questo libro, Richard pensa di fare al suo autore un favore per il quale un giorno lo ringrazierà». Ferita nella sua fede cristiana è Elisabeth, perplesso Overbeck, dolorosamente stupito Rohde, pieni di encomi in compenso Rée (circola la battuta che l’opera è intrisa di réealismo) e la Meysenbug.

Ma cosa conteneva di tanto terribile Umano, troppo umano, sottotitolato Un libro per spiriti liberi,



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.