Non sono una pornostar by Jennifer W. Barrett

Non sono una pornostar by Jennifer W. Barrett

autore:Jennifer W. Barrett [Barrett, Jennifer W.]
La lingua: eng
Format: epub
editore: Edizioni oltre il cancello
pubblicato: 2024-03-18T23:00:00+00:00


Penelope cercò di affrontare la cosa senza impazzire, tentando di razionalizzarla.

Il giorno dopo andò dal terapeuta a cui raccontò della sua rivelazione e lui le disse che avrebbe dovuto aspettarsi una tale reazione.

“Deve dare del tempo al ragazzo. Se ci tiene davvero a lei, vedrà che tornerà. Lo comprenda. La sua rivelazione non è cosa da poco. Aaron ha bisogno di incamerarla, passerà tra varie fasi, tra la rabbia, l'incredulità e l'accettazione. Un po' come il lutto.”

Alla fine della seduta, Penelope non si sentì affatto meglio e uscì dallo studio con solo un rinnovo per le sue medicine. In quei giorni ne stava abusando.

In quei tre giorni successivi prese una forte dose di ansiolitici nel tentativo di domare la marea di emozioni che si erano stabilite in lei. Passava dalla paura di restare per sempre da sola alla vergogna per se stessa, per quello che era stata.

Aaron era sparito da tre giorni dalla sua vita quando quella sera scoppiò un forte temporale. Era seduta sul divano e un tuono fece tremare i vetri delle case. Penelope si affacciò alla finestra e vide Eliott sotto il porticato di casa sua mentre litigava con suo padre. Gesticolava tenendo in mano una valigia. Alla fine, camminando a passo svelto si diresse verso casa di Penelope. Lei se l'era aspettato e andò ad aprire ancora prima che il ragazzo bussasse.

Era senza ombrello e in quei pochi passi si era infradiciato tanto che i suoi capelli medio lunghi colavano e la giacca a vento che portava era diventata nera da marrone che era.

“Mi aspettavo di vederti” lo salutò lei “entra”. Eliott lasciò la valigia all'ingresso e le chiese “posso restare da te per qualche giorno?”

“Ovviamente ma solo se mi dici che succede tra te e tuo padre. Sei sparito ultimamente!”

“Ho lasciato soli i due piccioncini e poi sono stato impegnato con una serie di tavole. È un bel lavoro ma George è fiscale e molto esigente.” Penelope non disse nulla di Aaron e lasciò che Eliott parlasse “Stasera ho finito quattro lavori e mio padre li ha visti mentre li mettevo in una cartellina. Ha iniziato a darmi del depravato. Mi ha detto che sono stato il suo più grande errore. Io gli ho spiegato che mi pagano per farli, che si tratta di lavoro ma lui mi ha cacciato di casa e mi ha detto che devo andare via e che mi devo trovare un vero lavoro.”

“Mi dispiace tanto per te.” Fece lei “ora dammi il capotto e vatti a asciugare in bagno. Hai portato dei vestiti, giusto?”

“Sì”

“e il pigiama?”

“Sì. Ne ho uno.”

“Allora indossa direttamente il pigiama. Io intanto ti preparo la cena. Non ho molto in casa. Ti va una pizza surgelata?”

“Va bene qualsiasi cosa e comunque ti prometto che andrò via il prima possibile.”

“Non devi preoccuparti. La casa è grande.” Rispose lei.

“E Aaron cosa dirà?” Lei preferì tacere e Eliott entrò in bagno con cambiarsi.

Penelope scartò due pizze e, mentre le infornava, sentì qualcuno bussare.

Andò ad aprire e si ritrovò Aaron. Lui non era bagnato e aveva un grande ombrello rosso aperto che lasciò cadere a terra.



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