Non Te Ne Andrai by Ann Rule

autore:Ann Rule [Rule, Ann]
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 2012-01-30T03:08:33+00:00

«Di che colore era il divano?»

«Di una specie di marrone rossiccio, con un motivo di ananas stampati, tono su tono.»

La signora Boylan disse che era rimasta ferma sulla soglia, scuotendo il capo; né il divano né il tappeto avevano macchie e non erano affatto consumati. L'intera stanza, però, era stata risistemata, il televisore era appoggiato contro il muro con le due poltrone reclinabili di fronte. Il nuovo tappeto non era grande quanto lo scampolo di moquette precedente e non ricopriva tutto il pavimento. Si chiese chi avesse avuto l'idea di cambiare l'arredamento della stanza, visto che prima era molto più accogliente.

I tre uomini avevano la sensazione che fosse accaduto qualcosa tra quelle mura, nella stanza accanto alla cucina, qualcosa che Tom voleva nascondere. Il divano era sparito e la moquette sostituita con un tappeto doz-zinale. Perché?

Alpert decise di parlare di nuovo con Michelle Sullivan, la quale dichiarò di essere più che sicura che Anne Marie non sarebbe mai andata di sua spontanea volontà a casa di Tom la sera del 27 giugno.

«L'unico motivo che può aver spinto Anne Marie ad andare a cena con lui era quello di rompere definitivamente la loro relazione.»

Il 29 luglio gli agenti speciali dell'FBI Kevin Shannon, Gordon Cobb e Kathy Canning interrogarono di nuovo Jacqueline Dansak, la cameriera del Panorama. Shannon le mostrò una serie di fotografie, e la ragazza indicò senza esitazioni quella di Tom Capano e quella di Anne Marie Fahey.

Era prevedibile - le loro foto erano state pubblicate su tutti i giornali di Philadelphia - ma il ricordo che aveva della coppia incuriosì gli agenti. La Dansak, infatti, disse che nella foto la ragazza aveva un'aria molto più sana rispetto a quando l'aveva vista la sera del 27 giugno. «Sì, certo, era lei, ma sembrava fragile, triste, malinconica», commentò. «Sembrava a disagio e trasandata.»

La Dansak raccontò di aver avuto l'impressione che l'uomo volesse essere lasciato solo con la donna. Dopo i cocktail, aveva infatti ordinato una bottiglia di vino dicendo che si sarebbero serviti da soli. Poi lui aveva ordinato pollo o vitello, e lei pesce. Nessuno dei due aveva mangiato gli antipasti.

Quando Michelle Sullivan fu messa al corrente dell'aria tetra di Anne Marie durante la cena al Panorama, annuì tristemente. Tutto combaciava alla perfezione. Nella loro ultima seduta, proprio la sera prima della sua scomparsa, aveva aiutato Anne Marie a rafforzare la decisione di tagliare Tom fuori della sua vita. Era talmente terrorizzata da lui che Michelle le aveva suggerito con molta fermezza di denunciare il suo comportamento all'ufficio del procuratore generale.

Anne Marie, però, non se la sentiva di fare una cosa del genere, almeno non ancora, pur avendo compiuto enormi progressi nel prendere le proprie decisioni. «E non mostrava alcuna tendenza al suicidio», sottolineò la Sullivan. «Nel modo più assoluto.»

Nell'appartamento di Anne Marie non era stato trovato alcun indizio che potesse lontanamente provare che fosse stata uccisa o ferita lì. Connie Blake aveva detto agli investigatori che la porta a vetri che permetteva l'accesso alle scale verso il suo appartamento,

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