Nora: una donna al comando (Italian Edition) by Monica e Manuel Drake

autore:Monica e Manuel Drake [Drake, Monica e Manuel]
La lingua: ita
Format: mobi
pubblicato: 2022-10-03T00:00:00+00:00

8 - Catherine II

Arrivò il venerdì e attesi ansiosamente la chiamata di Catherine, che mi arrivò dopo colazione. Annunciai a mamma e papà che sarei andata a prendere la mia amica e che saremmo arrivate per l’ora di pranzo.

Salii in camera mia a mettermi qualcosa di carino, mentre mamma e papà, invece, presero l’auto e andarono a farsi un giro in paese.

Nel tragitto verso Fréjus, pensai che le altre due camere per gli ospiti che avevo a casa erano ancora occupate dagli scatoloni del trasloco e non erano ancora arredate. Per forza di cose, Catherine avrebbe dovuto dormire con me e mi chiesi se i miei genitori avrebbero potuto esserne turbati o, perlomeno, perplessi.

D’accordo che, quando ero ragazza, accadeva spesso che qualche mia ‘amicizia’ femminile dormisse in camera mia, come loro stessi desideravano, piuttosto di sapere che trascorressi la notte chissà dove, ma adesso ero adulta e mi chiesi se la mia maturità avesse potuto mutare il loro atteggiamento morale nei confronti di una tale situazione.

Non feci in tempo a darmi una risposta che arrivai davanti a casa di Catherine, una villetta a schiera molto carina, in una nuova zona residenziale della cittadina provenzale. Stavo per chiamarla, ma lei mi anticipò, uscendo dal cancello di casa sua, trascinando un piccolo trolley.

“Wow, che macchina favolosa!” esclamò, sorpresa di vedere la mia Bentley. Le sorrisi compiaciuta e le andai incontro. Ci demmo un tenero bacio sulle labbra, poi presi il suo bagaglio e lo misi nel porta bagagli.

Catherine si accomodò in macchina e, per tutto il viaggio, stette seduta rivolta verso di me e spesso mi accarezzò la mano più vicina a lei. Mi parlò del suo lavoro e mi chiese del mio. Le raccontai a grandi linee di cosa mi occupavo, lasciando al tempo che ci avrebbe atteso di trascorrere insieme per scendere nei dettagli.

Il viaggio di rientro fu molto piacevole, con il vento tra i nostri capelli, un bel sole e una miriade di automobilisti e motociclisti che mandavano i loro saluti o suonavano il claxon alla volta di queste due bellezze.

Quando arrivammo a casa, mamma e papà erano in piscina, reduci dal loro giretto nel vicino borgo, dove papà aveva acquistato alcuni salumi e formaggi tipici della zona.

Sentendoci arrivare, ci vennero incontro. Furono molto colpiti dall’avvenenza della mia amica e non si risparmiarono in gentilezze e complimenti che misero subito a proprio agio Catherine, la quale, anche lungo il tragitto, mi aveva manifestato, ripensandoci rispetto a quanto mi aveva riferito al telefono, una certa timidezza per la presenza dei miei genitori e per il fatto che non vi fossero dubbi sul rapporto che c’era tra noi due.

Accompagnai la mia ospite in camera mia e le indicai dove poteva riporre le sue cose. Le mostrai il nostro bagno privato, dove per lei avevo già preparato asciugamani e accappatoio. Prima di uscire dalla camera e farle visitare il resto della casa, ci abbracciammo e baciammo appassionatamente: entrambe non vedevamo l’ora che venisse il momento opportuno per andare oltre.

Quando le feci vedere

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