Opere filosofiche. Vol.I by Aristotele

Opere filosofiche. Vol.I by Aristotele

autore:Aristotele
La lingua: ita
Format: epub
editore: UTET
pubblicato: 2012-12-31T16:00:00+00:00


LIBRO V

I. Principio si dice:

I. Il punto di partenza di un movimento.

II. Il punto di partenza migliore per la riuscita di qualche cosa.

III. La parte dalla quale una cosa ha il suo punto d’inizio.

IV. L’origine di una cosa, ma che non appartiene alla cosa stessa.

V. Ciò dalla cui scelta le altre cose dipendono.

VI. Il termine primo dal quale dipende la conoscenza di una cosa.

La causa ha gli stessi significati che il principio, perché tutte le cause sono principi. Comune a tutti i significati del principio è essere ciò da cui trae inizio qualche cosa (il suo essere o il suo divenire); alcuni dei principi poi sono esterni, altri interni alla cosa.

II. La causa è:

I. Ciò che sta in una cosa e dalla quale essa nasce.

II. La specie, l’essenza, la sua definizione con i generi dell’essenza e le parti della definizione.

III. Quello che produce il movimento e il cambiamento.

IV. Il fine e lo scopo.

V. Gl’intermediari, che intervengono tra la causa del movimento e il suo effetto.

Ogni cosa può avere più cause e non solo in modo accidentale. Qualche volta la causalità è reciproca, anche se causa diretta e causa inversa non sono causa allo stesso titolo. Una stessa causa può avere effetti contrari. Le specie fondamentali delle cause sono quattro: materiale, formale, efficiente e finale.

Oltre alle specie delle cause, ci sono i modi delle cause. Tra cause omogenee vengono prima le cause immediate, poi quelle generiche, che comprendono le prime; poi ci sono le cause accidentali e i loro generi; infine le cause possono essere in potenza o in atto. Le distinzioni fatte per le cause trovano distinzioni corrispondenti negli effetti.

Si può fare una distinzione delle cause a sei voci: 1) individuali; 2) generiche; 3) accidentali; 4) accidentali generiche; 5) individuali e accidentali; 6) generiche e accidentali generiche. Tutte le cause possono essere in atto o in potenza. Quando si tratta di cause individuali in atto, c’è contemporaneità tra causa ed effetto, mentre quando si tratta di cause in potenza, la causa può continuare a sussistere anche quando non produce l’effetto.

III. L’elemento è:

I. Il componente primo di una cosa, interno alla cosa e indivisibile in parti differenti per specie.

II. La dimostrazione presente in molte altre dimostrazioni.

III. In senso improprio anche ciò che è piccolissimo e anche ciò che è più universale.

Ma il significato fondamentale di un elemento è costituito dall’essere il primo componente interno di una cosa.

IV. La natura è:

I. La nascita delle cose suscettibili di crescere.

II. L’inizio della crescita, interno alla cosa che cresce.

III. Il principio del movimento di una cosa naturale, che appartiene a essa in quanto è quella che è.

IV. La materia informe della quale una cosa è fatta per opera di un agente esterno.

V. La sostanza delle cose naturali.

VI. La forma che si unisce alla materia, e la materia può essere: a) la materia prossima, b) la materia ultima, mentre forma e sostanza costituiscono il fine.

VII. Per traslato si dice che ogni sostanza è natura.

Pertanto la natura è: 1) in senso principale, la sostanza delle cose che



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