Palomar by Italo Calvino

Palomar by Italo Calvino

autore:Italo Calvino
La lingua: ita
Format: mobi, epub
pubblicato: 2013-08-22T22:00:00+00:00


Palomar fa la spesa

Un chilo e mezzo di grasso d'oca

Il grasso d'oca si presenta in flaconi di vetro, contenenti ognuno, a quanto dice un'etichetta scritta a mano: "due membra d'oca grassa (una zampa e un'ala), grasso d'oca, sale e pepe. Peso netto: un chilo e cinquecento". Nello spesso e soffice biancore che colma i flaconi s'attutisce lo stridore del mondo: un'ombra bruna sale dal fondo e come nella nebbia del ricordo lascia trasparire le sparse membra dell'oca, svanita nel suo grasso.

Il signor Palomar fa la coda in una charcuterie di Parigi. Sono i giorni delle feste, ma qui la ressa dei clienti è abituale anche in epoche meno canoniche, perché è uno dei buoni negozi gastronomici della metropoli, miracolosamente sopravvissuto in un quartiere dove l'appiattimento del commercio di massa, le tasse, il basso reddito dei consumatori, e ora la crisi, hanno smantellato a una a una le vecchie botteghe sostituendole con anonimi supermagazzini.

Aspettando in fila, il signor Palomar contempla i flaconi. Cerca di trovare un posto nei suoi ricordi per il cassoulet, pingue stufato di carni e di fagioli, di cui il grasso d'oca è ingrediente essenziale; ma né la memoria del palato né quella culturale gli sono d'aiuto. Eppure il nome, la visione, l'idea lo attraggono, risvegliano un'istantanea fantasticheria non tanto della gola quanto dell'eros: da una montagna di grasso d'oca affiora una figura femminile, si spalma di bianco la pelle rosa, e già lui immagina se stesso facendosi largo verso di lei tra quelle dense valanghe e abbracciarla e affondare con lei.

Scaccia il pensiero incongruo dalla mente, alza lo sguardo al soffitto pavesato di salami che pendono da ghirlande natalizie come frutti dai rami del paese di cuccagna.

Tutt'intorno sulle alzate di marmo l'abbondanza trionfa nelle forme elaborate dalla civiltà e dall'arte.

Nelle fette di p/té di selvaggina le corse e i voli della brughiera si fissano per sempre e si sublimano in un arazzo di sapori. Le galantine di fagiano si distendono in cilindri grigiorosa sormontati, per autenticare la propria origine, da due zampe uccellesche come artigli che si protendono da un blasone araldico o da un mobile rinascimentale.

Attraverso gli involucri di gelatina spiccano i grossi nèi di tartufo nero messi in fila come bottoni sulla giubba d'un Pierrot, come note d'una partitura, a costellare le rosee variegate aiole dei p/tés de foie gras, delle soppressate, delle terrines, le galantine, i ventagli di salmone, i fondi di carciofo guarniti come trofei. Il motivo conduttore dei dischetti di tartufo unifica la varietà delle sostanze come un nereggiare d'abiti da sera in un veglione mascherato, e contrassegna l'abbigliamento da festa dei cibi.

Grigia e opaca e arcigna è invece la gente che si fa largo tra i banchi, smistata da commesse biancovestite, più o meno anziane, di brusca efficienza. Lo splendore delle tartine di salmone raggianti di maionese sparisce inghiottito dalle oscure borse dei clienti. Certo ognuno e ognuna di costoro sa esattamente quello che vuole, punta diritto sul suo obiettivo con una determinazione senza incertezze, e rapidamente smantella montagne di vol-au-vent, di bodini bianchi, di salsicce cervellate.



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.