Più grande del cielo. Lo straordinario dono fenomenico della coscienza by Gerald M. Edelman

autore:Gerald M. Edelman [Edelman, Gerald M.]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Family & Relationships, General
ISBN: 9788806170721
Google: 9hwdAAAACAAJ
editore: Einaudi
pubblicato: 2004-07-14T22:00:00+00:00

siddetta via diretta riceve segnali eccitatori (glutammatergici) dalla corteccia allo striato. Lo striato proietta ai segmenti interni del globo pallido e alla pars reticulata della substantia nigra. Questi, a loro volta, proiettano al talamo e poi di ritorno alla corteccia. La via indiretta segue un itinerario diverso e va dallo striato al segmento esterno del globo pallido, il quale invia fibre al nucleo subtalamico. Questo proietta di ritorno al pallido e alla substantia nigra.

I segnali trasmessi dallo striato sono inibitori. L’eccitazione dei neuroni striatali da parte della corteccia inibisce le cellule inibitorie nei nuclei di uscita dei gangli della base. L’effetto è la disinibizione delle cellule talamiche e può portare al movimento per effetto della stimolazione di aree premotorie e motorie della corteccia cerebrale. Di contro, la via indiretta esercita i suoi effetti quando i segnali corticostriatali inibiscono il segmento esterno del globo pallido. La conseguenza è la disinibizione del nucleo subtalamico, che quindi eccita i nuclei di uscita dei gangli della base attraverso il trasmettitore glutammato. Il risultato è l’inibizione del talamo e una minore eccitazione delle aree motorie.

Una modulazione cruciale di entrambe le vie deriva dall’azione del neurotrasmettitore dopamina, che media le proiezioni dalla substantia nigra. La dopamina eccita la via diretta, ma inibisce la via indiretta. In tutt’e due i casi, il risultato favorisce il movimento.

Come suggerisce questa descrizione, i gangli della base e la corteccia cerebrale sono organizzati in modi molto diversi. È chiaro che i circuiti motori dei gangli della base modulano il movimento rafforzando alcune risposte corticali e sopprimendone altre. Le lesioni delle proiezioni dopaminergiche dalla substantia nigra, per esempio, portano al morbo di Parkinson, una malattia che causa difficoltà nell’iniziare i movimenti, lentezza nell’eseguirli, tremori e rigidità. Ma il coinvolgimento dei gangli della base nell’esecuzione dei programmi motori probabilmente non è l’unico effetto di questi nuclei sul funzionamento corticale. È provato che i pazienti affetti dal morbo di Parkinson possono manifestare difetti cognitivi e un rallentamento complessivo del pensiero. Vi sono anche prove del fatto che i gangli della base sono coinvolti in un insieme di azioni ripetitive e deficit legati a disturbi ossessivo-compulsivi. Inoltre il morbo di Huntington, una malattia ereditaria causata dalla perdita di cellule colinergiche e di cellule GABA-ergiche nello striato, provoca gravi difetti cognitivi, dalla mancanza di attenzione fino alla demenza, accompagnata da notevoli disturbi del movimento. È probabile che questi difetti cognitivi siano legati agli effetti della malattia sulle proiezioni dei gangli della base alla corteccia prefrontale.

Una serie di osservazioni ottenute con tecniche di visualizzazione del cervello è in accordo con l’ipotesi che le connessioni tra i gangli della base e la corteccia siano coinvolte nell’esecuzione di programmi motori automatici. Durante l’apprendimento cosciente di un compito, è impegnata una parte considerevole della corteccia; con la pratica, l’attenzione cosciente non è più necessaria e gli atti diventano automatici come, per esempio, quando si è imparato ad andare in bicicletta. Le scansioni mostrano che a quel punto la corteccia è molto meno coinvolta, a meno che non sopraggiunga qualche novità che richiede di nuovo l’attenzione cosciente.

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