Piccola libreria con delitto by Elena Molini

Piccola libreria con delitto by Elena Molini

autore:Elena Molini [Molini, Elena]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Mondadori
pubblicato: 2021-06-04T12:00:00+00:00


Ma ero veramente sicura che mi mancasse?

In quel periodo non riuscivo più a decifrare i miei sentimenti, anche la strana fitta di gelosia che avevo provato al bar per Giulio Maria e Barbie Raperonzolo non era normale.

Presi un cuscino e lo schiacciai forte sulla faccia.

Avevo voglia di urlare, ma ero troppo stanca anche per quello. Non ero in grado di aiutare Rachele e dovevo accettare questo fatto.

Mi sentivo sempre ferma al punto di partenza, con dalla mia solo una personale convinzione che lei fosse innocente.

Forse mi ero sopravvalutata, avevo fatto una promessa che non sarei riuscita a mantenere. Non avevo la più pallida idea di come funzionasse un’indagine di polizia, il mio unico contatto era il fidanzato di mia nonna, che già mi odiava.

Mi guardai intorno, la stanza era ancora semivuota.

Avevo ricominciato a sistemare le mie cose sulle mensole, ma la maggior parte era ancora dentro agli scatoloni.

Sulla scrivania avevo appoggiato una cornice con dentro una foto.

Eravamo io e Rachele, io avrò avuto sei-sette anni e sorridevo senza i denti davanti, mentre la mia sorellina acquisita mi stringeva felice. In braccio tenevamo un gatto bianco e nero.

Lo avevamo chiamato Minou, come la gattina leziosa degli Aristogatti, ma quando avevamo scoperto che era un maschio il suo nome era diventato Minuerro.

Era stata una sua idea.

Io avevo proposto altri nomi: Romeo, Bizet, Matisse.

Ma lei no, aveva deciso di inventarne uno tutto suo.

Minuerro.

Che nome del cazzo.

Era testarda già da bambina.

E lei non avrebbe mai mollato le indagini perché non si sentiva abbastanza brava. Avrebbe continuato, fino alla fine.

Mi alzai dal letto e mi misi alla scrivania.

Avviai il computer, non era possibile che una stalker professionista come me non riuscisse a trovare niente online. Ero riuscita a risalire alle informazioni più disparate, da un tag su una foto avevo ricostruito l’albero genealogico di dieci famiglie e ora mi facevo spaventare da un profilo privato su Facebook?

«Indubbiamente penso anch’io che in questa storia ci sia qualcosa di completamente sbagliato.»

Ruotai la sedia in direzione di quella voce dal caldo timbro tenorile e sul mio letto, seduto in maniera elegante, Monsieur Auguste Dupin, il genio dell’analisi, mi stava osservando con aria divertita.

«Questo caso mi ricorda molto quello di Madame e Mademoiselle L’Espanaye» disse alzandosi e venendo verso di me, «due cadaveri, nessuna spiegazione, nessun accesso alla casa.»

I delitti della Rue Morgue e il suo personaggio Auguste Dupin, nati dalla penna di Edgar Allan Poe, potevano tranquillamente essere definiti i capostipiti del racconto poliziesco e del giallo psicologico.

Dupin ragionava in maniera matematica e analitica, tutto quello che mancava a me.

Avevo letto da qualche parte che Edgar Allan Poe, nell’ideazione di questo personaggio, si fosse ispirato al fondatore della Sicurezza pubblica in Francia, Eugène-François Vidocq.

Lo immaginavo quindi così un misto tra Vidocq e George C. Scott, che lo aveva interpretato in un vecchio film.

«Credo però che lei stia trascurando dei dettagli fondamentali. Ha avuto la fortuna di arrivare per prima sulla scena del crimine, eppure non si è fermata a ragionare neanche un istante.»

«Monsieur Dupin, lei ha ragione, ma alla fine io non sono entrata in casa, non ho visto niente.



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.