Popcorn by Ben Elton

Popcorn by Ben Elton

autore:Ben Elton [Elton, Ben]
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 1998-12-31T16:00:00+00:00


18

WAYNE non si preoccupò di voltarsi verso Bruce. Era più interessato all'oggetto della sua conversazione. Posò in grembo a Scout la piccola pistola che aveva preso dal cassetto della scrivania e, con naturalezza, girò intorno al tavolino per andare a mettersi davanti a Brooke. Mentre passava vicino alla testa mozzata, sembrò per un attimo che questa potesse ruotare sul suo piedistallo insanguinato per permettere agli occhi vacui e sporgenti di seguire i movimenti di Wayne. Ma non fu così.

«Sai una cosa?» disse Wayne, in piedi davanti a Brooke, guardando con aria lasciva il confine piuttosto innaturale della parte superiore dei seni di lei. «Ho sempre voluto toccare un paio di tette finte. Be', immagino che non c'è un unico lavoratore degli Stati Uniti che non abbia desiderato farlo. Cioè, come sono? Sono dure? Molli? Si sente il sacchetto di roba che ci mettono dentro? Si muovono?»

La mano destra di Wayne era appoggiata sul calcio della pistola infilata nella cintura dei jeans. Lasciò andare la pistola, si soffiò sulle dita per scaldarle, preparandosi evidentemente a un'ispezione. Brooke non lo guardò. Sollevò le ginocchia, portandosele al petto, e le circondò con le braccia, tenendo le spalle abbassate, quindi guardò diritto davanti a sé, con il mento appoggiato sulle ginocchia.

«Non ci provare.» La voce era sommessa e incerta, quasi un mormorio.

«Mi scusi, signora», ribatté Wayne, «temo di non aver sentito bene.»

Wayne impugnò la mitraglietta che portava a tracolla e la puntò contro la fronte di Brooke; poi si chinò lentamente in avanti con la mano libera aperta e protesa, chiaramente intenzionato a perlustrare l'interno dell'abito.

Dall'altra parte della stanza, Scout afferrò la sua pistola. «Wayne, lasciale stare le tette, subito. Non voglio che gliele tocchi.»

Era una situazione di stallo: Wayne che puntava una mitraglietta contro Brooke, Scout che puntava una pistola contro Wayne, la mano di Wayne che incombeva sul seno di Brooke.

Wayne cedette per primo. «Gesù, non c'è niente che rompe di più di una donna gelosa», disse, tornando a sedersi al suo posto.

Brooke rimase piegata in avanti nella sua posizione di difesa, respirando profondamente. «Tieni duro», disse a se stessa. «Resisti.»

Sapeva che il nemico numero uno della sopravvivenza era il panico. Nel momento stesso in cui ci si lascia sopraffare da quella paura cieca che t'imbottisce di adrenalina e ti divora ossigeno ed energie, è la fine. Il giorno prima, rammentò a se stessa, stava nuotando davanti a Malibu e si era trovata presa in un gorgo. Era molto grosso e, in un baleno, Brooke era stata risucchiata sotto, rivoltata più volte e trascinata verso il largo per almeno venti metri con i polmoni riempiti d'acqua.

«Hai rischiato di morire», si disse Brooke, concentrandosi sul proprio respiro. «Soltanto ieri eri vicina alla morte quanto lo sei adesso, eppure ce l'hai fatta.»

Era vero. Brooke aveva corso un rischio mortale, anche se non sarebbe stato il gorgo a ucciderla. I gorghi non uccidono. Il panico, sì. Il primo istinto di un nuotatore preso in un gorgo è tentare di dirigersi nuovamente verso terra. È un



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.