Presto che è tardi by Ezio Greggio

autore:Ezio Greggio
La lingua: ita
Format: epub, mobi
Tags: Umorismo
ISBN: 88-04-41947-4
editore: Mondadori
pubblicato: 1995-12-31T16:00:00+00:00

La gomma di scorta in camera

Quando si viaggia molto come nel nostro mestiere e si arriva stanchi e distrutti bisogna obbligatoriamente scegliere ottimi alberghi dove tutto sia funzionale, e anche poche ore di riposo e relax servano a ricaricarsi, riposarsi.

Ma non tutti i grandi e celebrati hotel sono uguali, alcuni hanno dalla loro la discrezione, il servizio e la cordialità che conviene alla loro categoria e al loro glorioso passato.

Altri di buon livello, ma non con altrettanta esperienza e fama blasonata, crollano su alcuni particolari.

Ricordo alcuni casi che mi sono accaduti qua e là nei miei pellegrinaggi per la penisola.

Può accadere per esempio che l’arrivo in albergo del personaggio popolare, del volto televisivo amico, la prima volta susciti qualche lieve problema, che si appianerà poi in futuro, alle successive soste.

Come l’assalto dei lift e portabagagli.

Non fai in tempo a parcheggiare l’auto che ti arrivano tutti addosso prodighi di attenzioni: ti aprono la porta, ti stringono la mano o un gomito o una caviglia, quello che capita ed è rimasto libero, poi si tuffano sui bagagli.

«Per cortesia, mi salga in camera tutto quello che ho nel portabagagli dell’auto» chiesi una volta incautamente a un neoassunto di giovane età, mio emozionatissimo fan.

Alcuni minuti dopo, oltre ai vari bagagli avevo sul comò anche la ruota di scorta, il cric, il miniestintore e una serie di reperti archeologici da bagagliaio d'autovettura quali: quotidiani di un anno prima, cartine geografiche della seconda guerra mondiale, ex biscotti tranquillamente commerciabili come fossili preistorici.

So che per esempio le famiglie Vuitton e Gucci hanno problemi ben più gravi.

Avendo notoriamente la pelle uguale alle loro borse vengono presi per la schiena e portati in camera a mo' di valigie.

Sempre meglio di quando viaggiano in aereo…

Un altro momento altamente drammatico dell’arrivo in albergo è la consegna delle chiavi alla reception, in quanto scatta il fatidico dubbio: avranno la tradizionale chiave metallica o la magnetic key card?

«Ecco la sua carta magnetica di accesso» fa il portiere «che le garantisce più privacy e più sicurezza.»

La key card è una delle invenzioni più scarse del secolo in quanto garantisce soprattutto una cosa (non considerabile fra le sue funzioni primarie): l’esercizio fisico.

Primo: ci si fa il gomito del tennista a furia di far scorrere la banda magnetica su e giù nell’apposita fessura sulla porta; secondo: si fa jogging avanti e indietro dalla camera attraverso i corridoi fino al concierge in quanto la card non apre assolutamente niente; terzo: al sesto chilometro si passa dall’atletica al free-climbing arrampicandosi direttamente dalla finestra.

Ci sono giovani coppie che, stufe di inutili tentativi andati a vuoto, hanno consumato la prima notte di nozze fra gli applausi dei clienti in corridoio davanti alla porta inaccessibile. Guai a lasciare la magnetic key card nel portafogli a stretto contatto con una carta di credito, la loro simbiosi è immediata: alla camera 104 vengono addebitate per anni le spese di un cliente che in compenso con l’American Express entra gratis in una marea di camere nel mondo!

Infine è insicura come le chiavi tradizionali.

Sappiamo benissimo

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