Primo Sangue by David Morrell

Primo Sangue by David Morrell

autore:David Morrell [Morrell, David]
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 2011-01-01T10:09:35.968000+00:00


14

Il ragazzo sparò a Teasle, ma c'era poca luce e gli alberi erano troppo fitti, e comunque Shingleton gli aveva sbattuto giù il fucile in modo che il proiettile s'infilò per terra. Shingleton avrebbe dovuto essere morto. Era stato colpito alla testa. Non avrebbe dovuto potersi sollevare e fargli sbagliare la mira. Rambo lo dovette proprio ammirare mentre gli sparava di nuovo, questa volta nell'occhio; adesso Shingleton era morto davvero.

Subito si mise a rincorrere Teasle. Era chiaro che stava scappando verso la crepa del precipizio e egli intendeva arrivarci per primo. Non lo inseguiva ricalcandone le orme (Teasle avrebbe potuto aver ripreso il controllo di sé e giacere in agguato ad aspettarlo) ma correva in linea parallela a Teasle, a rotta di collo, per arrivare prima di lui al precipizio.

Lo mancò per un pelo. Si precipitò attraverso il bosco, giungendo a un punto dal quale poteva vedere l'orlo del precipizio e la parte superiore della crepa, poi cadde in ginocchio per nascondersi. Ma poi sentì il rumore di scheggie di roccia che si staccavano dalla parete e un respiro affannoso, e si precipitò sull'orlo appena in tempo per vedere Teasle che saltava gli ultimi metri della crepa e spariva dietro a un angolo nella parete. In fondo al precipizio vide anche i corpi dei quattro poliziotti che aveva ucciso e la sua posizione non gli piacque affatto. Adesso era Teasle che si trovava in vantaggio. Se Rambo lo inseguiva giù per la crepa, sarebbe diventato un bersaglio altrettanto facile quanto lo erano stati per lui i poliziotti.

Sapeva benissimo che Teasle non sarebbe rimasto lì ad aspettare tutta la notte. Tra poco Teasle avrebbe cercato di tagliare la corda e lui, Rambo, sarebbe rimasto lassù, con il sospetto che Teasle fosse già partito ma indeciso se correre il rischio di trovarlo ancora. Per maggior sicurezza doveva trovare un'altra via per scendere da queste dannate rocce, e questa via avrebbe dovuto trovarsi nella stessa direzione che avrebbe preso Teasle per tornare a casa.

Ritornò di corsa dove aveva ucciso Shingleton, passò sul suo cadavere e continuò a correre, dirigendosi verso il punto in cui sperava che la cresta declinasse gradualmente verso la gola, e così fu; in mezz'ora si trovò nella gola, traversando i boschi di corsa verso un prato che gli era sembrato scorgere dall'alto. La luce si faceva sempre più scarsa, e voleva raggiungere in fretta l'erba prima che il buio nascondesse le orme di Teasle. Arrivò al prato e attraversò di corsa la fila di alberi che lo costeggiava, tentando di non farsi vedere, mentre cercava delle tracce che conducessero fuori dagli alberi, verso la distesa all'aperto. Guardò, poi corse avanti per vedere lì, ma non vi erano orme nella terra bagnata, e pensò che forse

Teasle fosse rimasto più a lungo sotto il precipizio, cominciò a temere che Teasle si trovasse alle sue spalle, che stesse avvicinandosi, e lo guardasse. Proprio nel momento in cui ricominciava a piovere e diventava ancora più buio, trovò l'erba calpestata.

Ecco.

Ma pensò di imporsi di aspettare, di dare un ulteriore vantaggio a Teasle.



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