Quando Il Cielo Si Divide by Evans Nicholas

Quando Il Cielo Si Divide by Evans Nicholas

autore:Evans, Nicholas [Evans, Nicholas]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788817013390
Google: yequAQAACAAJ
editore: BUR Biblioteca Univ. Rizzoli
pubblicato: 2015-07-02T16:00:00+00:00


Capitolo 15

Era l'alba del nuovo millennio, e il mondo traboccava di speranze, gioia, benevolenza verso l'intera umanità e di tutte le altre stronzate. Era passata appena una settimana dal nuovo secolo, e già a Sarah non piaceva. Era seduta alla scrivania nel piccolo ufficio sul retro della libreria, cercava di rimanere concentrata sulle cifre che scorrevano sullo schermo del computer e che erano deprimenti quasi quanto il resto della sua vita, compreso il clima: freddo, umido e nebbioso. Una di quelle giornate che Jeffrey definiva "da tagliarsi le vene" - anche se negli ultimi tempi evitava di dirlo per timore che lei potesse farlo davvero.

I dati delle vendite nel periodo delle vacanze erano ancora più scoraggianti di quanto avesse temuto, per colpa del megastore e di una certa libreria online il cui nome, come quello di Macbeth per i teatranti, non doveva essere nemmeno pronunciato entro quelle mura. Avevano prezzi così ridicoli che a quel punto potevano regalarli, i loro maledetti libri. Dalla porta aperta udiva Jeffrey che tentava di accontentare una cliente, l'unica in un'ora e mezza.

La donna cercava un volume, ma a quanto pareva non ricordava il titolo, l'autore e neppure di cosa parlasse.

"Ha idea di chi possa essere l'editore?" chiese Jeffrey in tono speranzoso.

"Il cosa?"

"Che Dio ci aiuti" borbottò Sarah tra sè.

Jeffrey era eccezionale. Di fatto per tutto il periodo natalizio aveva gestito il negozio da solo. Sarah andava in ufficio quasi ogni giorno, ma spesso era più d'impaccio che d'aiuto. Durante quella prima assurda settimana, dopo che Benjamin se n'era andato e i ragazzi erano tornati a scuola, Jeffrey le aveva telefonato due o tre volte ogni giorno, e mentre rientrava si fermava sempre da lei con qualcosa da mangiare, dei fiori o una bottiglia di vino. Casa Cooper si era trasformata in una sorta di festa permanente, o forse in una veglia funebre. Appena la madre di Sarah era tornata a Bedford era arrivata Iris, e c'era sempre qualcuno che decideva di passare a farle un po' di compagnia, con il risultato che certe sere in cucina c'era una mezza dozzina di persone che cucinavano, parlavano, mangiavano, bevevano, urlavano e ridevano, e nessuno permetteva a Sarah di alzare un dito, nemmeno per riempire la lavastoviglie.

Lei chiacchierò e pianse tanto che alla fine era esausta, invocò una tregua, e tornò al lavoro per riposarsi.

"Allora è un romanzo, ma non di invenzione" stava dicendo



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