Racconti romani by Alberto Moravia

Racconti romani by Alberto Moravia

autore:Alberto Moravia [Moravia, Alberto]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: no cover, italiano, public domain, archivio italiano
ISBN: 9788858700686
Google: JMvBTAq9axgC
pubblicato: 2011-02-20T23:00:00+00:00


L'AMICIZIA

Mariarosa è un nome doppio, e la donna che portava questo nome era doppia anche lei così nel fisico come nel morale. Aveva una facciona bianca e rossa, larga come la luna piena, sproporzionata al corpo che era normale; faceva pensare a quelle rose che si chiamano cavolone appunto perché sono fitte e grosse come cavoli; e, insomma, subito, vedendola, si pensava che con una faccia simile se ne potevano fare facilmente due. Questa sua facciona, poi, era sempre placida, sorridente, serafica, tutto il contrario del carattere che, come mi accorsi a mie spese, era, invece, indiavolato. E per questo ho detto che era doppia anche nel morale.

Le avevo fatto la corte in tutti modi: prima rispettosa, galante, insinuante; poi, vedendo che non mi dava retta, avevo provato ad essere più entrante e aggressivo, aspettandola a mezza scala, sul pianerottolo più buio, cercando di baciarla per forza: ci avevo guadagnato qualche spintone e, per finire, uno schiaffo. Allora avevo pensato di fare lo sdegnoso, l'offeso, di non salutarla, di voltarmi dall'altra parte quando l'incontravo: peggio, pareva che non fossi mai esistito. Finalmente, mi ero fatto implorante, supplichevole, fino a pregarla con le lagrime agli occhi che mi volesse bene: niente. E almeno mi avesse scoraggiato completamente, una volta per tutte. Ma, maligna, proprio quando stavo per mandarla al diavolo, mi ripigliava con una frase, uno sguardo, un gesto. Più tardi, ho capito che per una donna i corteggiatori sono come le collane e i braccialetti: ornamenti di cui, se può, preferisce di non disfarsi. Ma allora, a quello sguardo, a quel gesto, pensavo: "Eppure qualche cosa c'è sotto... riproviamo."

Improvvisamente seppi che quella civetta si era fidanzata con il mio migliore amico, Attilio. Mi fece rabbia per molti motivi: prima di tutto perché me l'aveva fatta sotto il naso, senza dirmi niente; e poi perché Attilio, ero io che gliel'avevo fatto conoscere; e così, senza saperlo, avevo retto il lume.

Ma sono un buon amico e per me l'amicizia passa avanti a tutto. Avevo voluto bene a Mariarosa; ma dal momento che era diventata la fidanzata di Attilio, per me era sacra. Lei avrebbe voluto, magari, continuare a stuzzicarmi; ma io glielo feci capire in tutti i modi e, alla fine, un giorno, glielo dissi chiaramente: "Tu sei una donna e l'amicizia non la capisci... Ma tu, da quando ti sei messa con Attilio, per me è come se non ci fossi... Non ti vedo e non ti sento... inteso?"



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