Re dei re by Wilbur Smith

Re dei re by Wilbur Smith

autore:Wilbur Smith [Smith, Wilbur]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Avventura
ISBN: 9788869055256
editore: HarperCollins
pubblicato: 2019-09-01T22:00:00+00:00


L’indomani mattina, quando Ryder si svegliò e cominciò a preparare i muli con Geriel e Maki, si accorse che Tadesse era terreo in volto per la stanchezza. Il ragazzo cercò di parlargli, ma lui gli voltò le spalle, dicendogli seccamente di andarsi a sedere accanto al fuoco.

Mentre facevano colazione arrivarono due consiglieri di Alula con doni da parte di quest’ultimo e i suoi migliori auguri. Ryder giudicò regali ponderati e premurosi sia il tessuto dai colori brillanti per Saffron e Amber sia il brandy locale per lui e gliene fu grato.

Al termine della colazione lo stesso Alula lo raggiunse con una mezza dozzina di uomini e vedendo che lui non aveva un cavallo rimandò il suo nelle scuderie. Non avrebbe mai cavalcato mentre il suo ospite camminava, quindi lasciarono Axum affiancati, oltrepassando i monumenti storici e l’antico albero di fichi selvatici accanto alla cattedrale in cui, secondo la tradizione, l’Arca dell’Alleanza era celata a occhi umani e protetta dai sacerdoti della città.

Evitarono di parlare ancora di politica e si scambiarono invece aneddoti su battute di caccia mentre affrontavano il primo ripido saliscendi del loro viaggio.

Erano entrambi forti, quindi non dovettero interrompere la conversazione nemmeno a quell’altitudine o mentre si inerpicavano sugli impervi sentieri. Quando però raggiunsero il fondo di una stretta gola permisero ai muli da soma di abbeverarsi al torrente gelido e prima di ripartire si godettero per un’ora l’ombra fresca di una macchia di alberi di ginepro dal dolce profumo che crescevano accanto all’acqua.

La pista li avrebbe condotti a sud lungo l’ombreggiato burrone per due o tre miglia, poi avrebbe ripreso a salire, scoscesa, portandoli ancora più a est. Ryder guardò dietro di sé e vide Maki, che guidava uno dei muli, irrigidirsi e fissare accigliato le alture antistanti. E mentre notava la sua espressione stupita intravide qualcosa sulla parete orientale della gola alle loro spalle, uno sbuffo di polvere e un minuscolo rivoletto di sassolini che cadevano da un’alta cengia di cui non si sarebbe mai accorto se non fosse stato intento a fissare proprio quel punto. Un’animalesca fitta di inquietudine gli mise sottosopra le viscere. In tutta calma si scusò con Alula e rallentò lasciandosi superare dal resto del gruppo fino a ritrovarsi a camminare accanto a Maki.

«Cosa hai visto?» gli chiese.

«Non ne sono sicuro, Mr Courtney. Era lì e poi è scomparso quasi subito, un semplice accenno di movimento fra i cespugli di rovi. Cinquanta iarde più avanti, a tre quarti della salita sul pendio.» Maki parlò a bassa voce e senza mai indicare con dei gesti il punto esatto.

Con fare disinvolto Ryder osservò la sinuosa vallata in entrambe le direzioni. I ripidi fianchi della gola erano coperti da chiazze di bassi arbusti che avevano trovato un appiglio sulle strette cornici di roccia sedimentaria. Il sentiero lungo il torrente era abbastanza ampio per consentire a due uomini di procedere affiancati e il corso d’acqua era basso e largo una ventina di piedi. Durante le piogge sarebbe diventato pericoloso e impetuoso, ma in quel periodo dell’anno forniva meramente ristoro ai viaggiatori che sceglievano quel tragitto.



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