Redondo Dolores - 2013 - Inciso nelle ossa by Redondo Dolores

autore:Redondo Dolores
La lingua: ita
Format: mobi
Tags: Thrillers, General, Fiction
ISBN: 9788869188626
editore: Salani
pubblicato: 2016-05-17T22:00:00+00:00

Rimase ferma, in silenzio, a guardare la scritta sulla parete ancora qualche secondo. Era concentrata su una specie di vuoto primigenio in cui sprofondava mentre svuotava la mente da qualsiasi pensiero, lasciando che i dati e le domande sorgessero in un vortice di idee. Erano l’istinto e la percezione a prendere le redini della logica per riuscire a fare il primo passo e scoprire cosa intendeva dire quell’assassino. Tarttalo. Firmando come il mostruoso ciclope delle leggende, parlava della sua condizione inumana, crudele, cannibale, ed era così sfrontato da esibire le ossa che tradivano il suo crimine sulla soglia della grotta; ma questo Tarttalo aveva bisogno di firmare i delitti altrui perché fosse ben chiaro chi era l’autentico protagonista del gesto. La manipolazione e il dominio che esercitava sui suoi servitori culminavano con la firma, in cui non importava quante mani fossero a scriverla, perché dietro vi era sempre un unico autore. Inquadrò la scritta sulla parete e scattò una foto che mandò a Jonan Etxaide. Il telefono impiegò dieci secondi netti a squillare. Sentire la voce di Jonan in quell’ambiente le suscitò un sollievo che la fece sorridere.

«Che posto è?» le chiese, appena rispose.

«È la clinica in cui era ricoverata mia madre. Stanotte ha ferito un inserviente con una specie di punteruolo che un individuo sospetto ha introdotto nella sua stanza facendosi passare per suo figlio. Abbiamo scoperto che è venuta a trovarla parecchie volte negli ultimi mesi».

«E lei come sta? Intendo dire, non si è….?»

«No, sta bene… Jonan, ho ottenuto un ordine del tribunale per richiedere alla Guardia Civil i campioni delle ossa trovate ad Arri Zahar. Ho appena chiamato la dottoressa Takchenko, che ci ha dato appuntamento per domani sera. Tieniti pronto».

Jonan rimase in silenzio qualche secondo.

«Capo, questo cambia tutto. Con il coinvolgimento di sua madre, il caso assume una sfumatura personale di provocazione e sfida verso di lei che si è vista ben poche volte nella storia del crimine. Adesso mi viene in mente Jack lo Squartatore, che spediva le sue lettere al detective che conduceva le indagini, e un paio di assassini come Ted Bundy o il killer dello Zodiaco… che avevano spedito lettere ai giornali. Questo qui è più sottile, eppure anche più diretto: il fatto che si sia avvicinato tanto a sua madre è una chiara manifestazione di superbia e arroganza. Si fa passare per suo fratello, mettendosi al suo livello. La sta sfidando, non ho dubbi».

Amaia ci pensò su. Certo, la provocazione era evidente. Riepilogò mentalmente la successione di eventi che l’aveva portata fin lì. Un imitatore che aveva fatto irruzione nel caso del basajaun. Il biglietto indirizzato a lei che Jasón Medina aveva indosso al momento della morte. L’interesse di Quiralte che fosse lei e nessun altro a interrogarlo, tanto da aspettare la fine del suo congedo di maternità per confessare il luogo dove aveva sepolto Lucía Aguirre e subito dopo suicidarsi. Il modo in cui il tenente Padua l’aveva coinvolta nel caso… Una successione di eventi orchestrata nell’ombra con un unico scopo, attirare la sua attenzione.

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