Regina di cuori (Italian Edition) by Stefania Cantoni

Regina di cuori (Italian Edition) by Stefania Cantoni

autore:Stefania Cantoni [Cantoni, Stefania]
La lingua: ita
Format: epub
editore: UNKNOWN
pubblicato: 2018-06-09T22:00:00+00:00


Invio un messaggio a Maty dandole appuntamento al bar, dopo il lavoro. Dalla vetrata del mio ufficio la vedo leggere il messaggio e rivolgermi uno sguardo; mi fa cenno di sì con la testa e le sorrido di rimando.

Le ultime due ore di lavoro sembrano non voler passare mai, cerco di darmi da fare affinché il tempo passi in fretta.

Giunta l’ora del nostro appuntamento, mi dirigo verso il bar e aspetto Matilde, impaziente. Lei esce per ultima perché ha il compito di chiudere gli uffici.

«Ciao, ho fatto il prima possibile, dimmi cosa è successo.»

Ci sediamo in un angolino tranquillo, appartato, in modo da poter parlare senza il timore che qualcuno degli uffici ci senta.

Mi faccio coraggio, le mani iniziano a sudarmi.

«Non sai cos’è successo stamattina, mentre mi trovavo nell’ufficio di Alex» prendo fiato e inizio a raccontarle l’accaduto, ma lei m’interrompe quasi subito.

«Ti ha baciata?! Raccontami tutto, particolari compresi!» esclama.

«No! Ma dai! Ti stavo dicendo: sono andata nel suo ufficio per fargli il resoconto sull’organizzazione dell’evento e, una volta finito di elencare tutto, lui era molto soddisfatto…» Maty m’interrompe di nuovo.

«E quindi, cos’è successo? Dai, vai avanti…»

«Mentre mi rassicurava sull’ottimo lavoro svolto, mi ha avvicinato e…

«E cosa???»

«Mi ha messo le mani sulle spalle, come se volesse… Oh, Maty! Ti giuro che non ho capito più niente! TOTALMENTE PERSA!!!»

Maty mi guarda con la bocca aperta.

«Come se stesse per baciarti? Avvicinarsi al tuo viso?» incalza.

Annuisco.

«Ma, allora, non può essere gay! E tu che hai fatto?» mi chiede tutto d’un fiato.

«Nulla! Sono rimasta immobile, non sapevo né cosa dire né cosa fare, o meglio lo avrei saputo eccome, ma non potevo certo saltargli addosso!» Al pensiero, torna a scuotermi quel brivido lungo la schiena.

«Ludo, dobbiamo inventarci qualcosa per scoprire come la pensa in fatto di donne. Assolutamente si deve escogitare un piano!»

«Ma c’è dell’altro…» affermo con tono pacato.

«Ovvero?»

«Vuole che anch’io abbia un costume per il ballo… Capisci? Mi vuole al pari di tutti gli altri!»

Maty sorride.

«E qui urge un bell’abito di carnevale, mia cara!» aggiunge compiaciuta. «Mi sembra anche logico che tu ne faccia parte, sei della Fondazione come chiunque altro, impiegati, spazzini, dirigenti e azionisti!»

«Vorrei solo essere invisibile.»

«Ludo, vedrai che un abito decente per te lo troviamo…» scherza, tuttavia senza troppi peli sulla lingua.

Si è fatto tardi, ci salutiamo con la promessa che se dovesse venirci qualche fantastica illuminazione, non esiteremo a scriverci.



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