Ricordati di sorridere by Daniele Di Benedetti

Ricordati di sorridere by Daniele Di Benedetti

autore:Daniele Di Benedetti
La lingua: ita
Format: azw3, epub, mobi
ISBN: 9788852087820
editore: Mondadori
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00


DA COSA STAI SCAPPANDO?

Non sono mai stato portato per le barzellette. Rovino anche le più semplici. Però, da vero amante del rischio, voglio provare a raccontartene una, perché quella che segue casca proprio a fagiolo a questo punto del discorso. Ti chiedo preventivamente pietà e pazienza: giuro che, arrivato alla fine, tutto acquisterà un senso compiuto (o almeno spero). Vado, eh? Sto cominciando. Pronto? Incrocio le dita, un bel respiro e via.

In un lugubre castello vivono quattro vampiri che si risvegliano dopo un sonno di millenni, affamatissimi. Mentre si stiracchiano, riescono a pensare solo a una cosa: sangue, sangue, sangue.

Uno dei quattro, il più propositivo, dice: «Vabbe’, che ce stiamo a lamenta’,» (sono vampiri romani) «vado io a cercare il sangue». Si trasforma in pipistrello ed esce dal castello volando. Dopo una decina di minuti torna indietro, tutto sporco di sangue. Gli altri vampiri, famelici, gli chiedono dove ha trovato tutto quel ben di dio e il vampiro, ripulendosi gli angoli della bocca, dà loro le indicazioni: «Avete presente er campanile? Ecco, lo passi, ’na ventina di metri più avanti c’è un campo da basket con dieci giocatori: me li sono bevuti tutti! Ho fatto proprio una scorpacciata, è stata ’na figata!».

«Top! Adesso vado io» e un secondo vampiro parte carico all’attacco. Tempo mezz’ora e gli altri lo vedono tornare con il sangue che gli cola non solo dalla bocca, ma anche dagli occhi e dai capelli. «Ma dove l’hai trovato tutto questo sangue?» gli chiedono.

«Avete presente er campanile? Invece di fermarmi al campo da basket sono andato ancora avanti e ce n’era uno da calcio: ventidue ragazzi, me li sono bevuti tutti! ’Na bontà incredibile, mai fatta un’abbuffata così.»

«Che culo,» interviene il terzo «ora però voglio andare anch’io a vedere che cosa riesco a trovare.» Si trasforma in pipistrello e parte. Dopo un po’ eccolo tornare di nuovo, completamente lordo di sangue, dalla testa ai piedi. Il quarto vampiro, che sta scalpitando per la fame, non riesce a credere ai suoi occhi: «Ma dove sei finito?».

«Mo’ te dico: hai presente er campanile? Ecco, superi il campo da basket, superi quello da calcio, duecento metri e trovi un cinema: duecento persone! Ho fatto una strage!»

Il quarto vampiro infila la finestra carichissimo, certo di trovare sangue in abbondanza. Dopo cinque minuti, però, gli altri lo vedono tornare: è praticamente una pozzanghera di sangue vivente. «Dove sei finito?» gli domandano gli altri.

«Avete presente er campanile? Ecco, non l’ho visto, l’ho preso in pieno.»



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