Ritorno alla Villa delle Stoffe by Anne Jacobs

Ritorno alla Villa delle Stoffe by Anne Jacobs

autore:Anne Jacobs
La lingua: ita
Format: epub
editore: Giunti
pubblicato: 2020-12-01T00:00:00+00:00


22

«Oh, che bello!» esclamò Lisa e premette il naso contro il finestrino della macchina. «Nevica, Humbert. Vai più piano, per favore, voglio guardare il parco.»

Humbert rallentò subito perché la signora potesse ammirare la soffice lanugine candida che si era posata sui vecchi alberi e i prati punteggiati di bianco. La neve cadeva in fiocchi spessi e soffici dal pesante cielo invernale, aggrappandosi alle conifere e ai tronchi degli alberi, ma svaniva in fretta su prati e aiuole perché il terreno non era ancora abbastanza freddo.

«Pensa se nevicasse anche la viglia di Natale! I bambini sarebbero felicissimi. Soprattutto Hanno, che riceverà il suo primo slittino. E Charlotte sarà adorabile con il cappotto rosa e gli stivali di pelliccia.»

«Certamente, signora» confermò Humbert, come previsto.

Chissà perché era così silenzioso, pensò Lisa. Sperava che non si stesse ammalando poco prima di Natale.

«Humbert, non sarai mica…»

Ma si interruppe, inorridita, quando arrivarono in vista del parco giochi e vide il suo Sebastian giocare a palla sul prato con i tre bambini. Cosa aveva in testa? Il dottor Kortner si era raccomandato di non sforzare il ginocchio. “Stia a riposo e al caldo, non faccia esercizio, non si stressi e faccia attenzione anche quando sale le scale.”

«Fermati!» gridò a Humbert. «Scendi e raggiungi subito mio marito. Digli di piantarla immediatamente con questa follia, o chiamo il dottor Kortner.»

«Ma signora…» Humbert provò a obiettare, poi ci ripensò, spense il motore e fece quello che gli era stato detto. Lisa vide Sebastian che si fermava per fare un gesto rassicurante in direzione di Humbert, poi prendeva la palla e la lanciava a suo figlio Johann.

Furiosa di fronte a tanta mancanza di buon senso, scosse la testa e si strinse nella pelliccia perché Humbert non aveva chiuso la portiera e i fiocchi di neve stavano cadendo anche nell’abitacolo.

«Suo marito vorrebbe finire la partita, signora, poi tornerà a casa.»

Humbert si spazzolò la neve dal cappotto prima di sedersi di nuovo al volante. Un paio di fiocchi gli erano rimasti nei capelli, un’immagine che Lisa trovò molto tenera. Guidò fino all’ingresso principale della Villa delle Stoffe, uscì dalla macchina e aprì la portiera alla signora. Gerti e Hanna si precipitarono giù dalle scale per portare in casa i numerosi pacchetti che erano stati riposti nel portabagagli. Lisa aveva dedicato il pomeriggio alle compere natalizie.

«Grazie, Humbert» disse mentre lui l’aiutava a scendere. Purtroppo non era riuscita a mettere in pratica il suo proposito di perdere qualche chilo. Colpa delle salse cremose, degli späztle e delle merende a base di dolci. Per fortuna poteva farsi allargare i vestiti all’atelier di Marie.

Nell’ingresso aleggiava un intenso profumo di aghi di abete e resina, il grande albero di Natale era già stato sistemato al suo posto, e le scatole con le decorazioni stavano per essere aperte.

«No!» gridò Lisa scioccata, battendo le mani. «Non potete fare sul serio. Cosa ci fa questa specie di nano storpio nel nostro ingresso?»

Per Natale avevano sempre scelto gli abeti più alti e nobili. Soprattutto in passato, quando Lisa e i fratelli erano



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