Robespierre by Albert Mathiez

Robespierre by Albert Mathiez

autore:Albert Mathiez [Mathiez, Albert]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Saggistica umanistica
editore: Newton
pubblicato: 1976-06-25T22:00:00+00:00


8. ROBESPIERRE AL COMUNE IL 9 TERMIDORO

Si crede di conoscere la rivoluzione e, quando la si studia sui documenti originali, ci si accorge molto rapidamente che è quasi sconosciuta. Le leggende più infondate si trasmettono fedelmente da storico a storico.

Non ve n’è una più accreditata di quella che spiega la sconfitta finale del Comune il 9 termidoro con i pretesi scrupoli legalitari di Robespierre. Robespierre avrebbe rifiutato ostinatamente, per ore, di firmare un appello alle armi che gli si presentava.

Leggiamo il più recente racconto del 9 termidoro, quello che J. Pariset ha appena pubblicato nella grande Histoire de France, uscita sotto la direzione di Ernest Lavisse.

«Al Comune, si discuteva, ci si scambiavano messaggi, ma senza agire. Tuttavia, dopo la notizia del decreto di messa fuori legge e l’arrivo di Couthon, Robespierre si era infine deciso a intervenire; ma, in nome di chi? aveva chiesto con un ultimo scrupolo di legalità. — in nome del popolo, gli avevano risposto Couthon e i suoi amici. E stava firmando un proclama, quando la sua mano s’interruppe (per l’irruzione delle truppe della Convenzione) alla terza lettera del suo nome».

Si tratta della versione classica, che ci si passa di mano in mano da più di un secolo.

Pariset non parla diversamente da Aulard «Se il Comune, scrive quest’ultimo, aveva tardato tanto a marciare sulla Convenzione, è perché Robespierre aveva rifiutato di mettersi alla testa del movimento. Parlò, ma non agì, rifiutò persino di firmare un appello alle armi, non perché mancasse di coraggio, ma perché voleva una sorta di insurrezione legale, di cui gli mancavano gli elementi. Esasperato dai suoi partigiani, prese la penna e tracciò le tre prime lettere del suo nome.

«Fu in quel momento che le truppe della Convenzione sboccarono sulla Place de Grève. Quando Léonard Bourdon, accompagnato da alcune guardie, penetrò nel Palazzo di Città, trovò Robespierre steso per terra, la mascella fracassata da un colpo di pistola».

Lo stesso Aulard non ha fatto altro che riassumere il racconto più completo che Ernest Hamel fa nel suo libro Histoire de Robespierre.

«Lerebours, dice Hamel, redasse e scrisse di propria mano il seguente appello alla sezione delle Picche, quella di Robespierre:

COMUNE DI PARIGI

Comitato esecutivo

[9 termidoro].

Coraggio, patrioti della sezione delle Picche, la libertà trionfa! Coloro la cui fermezza ha suscitato il timore dei traditori, già sono liberi; ovunque il popolo si mostra degno del suo carattere. Il punto di riunione è al Comune [di cui] il coraggioso Hanriot eseguirà gli ordini del Comitato esecutivo che è stato istituito per salvare la patria.

[LOUVET, PAYAN, LEREBOURS, LEGRAND, RO]

«Poi, continua Hamel, Lerebours firmò; con lui firmarono Legrand, Louvet, Payan. Si trattava di far firmare Robespierre, seduto al centro del tavolo, al tavolo del consiglio, tra il sindaco Fleuriot-Lescot e l’agente nazionale Payan. A lungo Saint-Just, suo fratello e i membri del comitato esecutivo lo supplicarono di apporre la sua firma in calce a questo energico appello; ma invano. «In nome di chi?» diceva Massimiliano. «In nome della Convenzione, rispose Saint-Just; essa è ovunque siamo noi». Sembrava a Massimiliano che, sanzionando



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.