Saga dei Mallorean Vol.2 - Il Re Dei Murgos by David Eddings

Saga dei Mallorean Vol.2 - Il Re Dei Murgos by David Eddings

autore:David Eddings [Eddings, David]
Format: epub
pubblicato: 1988-01-05T22:00:00+00:00


13

Il gruppo avanzava accompagnato dal crepitio degli zoccoli dei cavalli lungo le strade deserte nella notte di Rak Urga. Le guardie del re li circondavano illuminando il cammino con le torce. «È tutta una messa in scena, naturalmente», diceva Urgit a Sadi. «Davanti ad Agachak mi inchino e striscio, per farlo contento ripeto tutti i luoghi comuni di un fedele devoto e quello che penso in realtà lo tengo per me. Ho bisogno del suo aiuto, quindi devo stare dalla sua parte. Lui lo sa e sfrutta la situazione per quanto può.»

«È risaputo che a Cthol Murgos esiste uno stretto legame tra Chiesa e Stato», osservò Sadi, mentre entravano in una spaziosa piazza dove le fiamme delle torce dipingevano le facciate degli edifici di un fumoso arancione.

Urgit fece un verso poco educato. «Uno stretto legame!» mugugnò. «Una catena direi, Sadi... stretta intorno al mio collo.» Alzò gli occhi al cielo buio e sul suo viso si proiettò la luce rossastra delle torce. «Tuttavia c'è una cosa su cui Agachak e io concordiamo. È assolutamente necessario far arrivare Kabach il dagashi a Rak Hagga prima che sia inverno. Per mesi gli uomini di Jaharb hanno tenuto d'occhio i territori occidentali di Cthol Murgos in cerca di un mercante di schiavi che potesse far passare Kabach attraverso le linee mallorean.» Si voltò con un sogghigno verso Sadi. «La sorte ha voluto che trovassero un mio vecchio amico.»

Sadi fece una smorfia. «Non è difficile indovinare perché volete mandare un assassino nella città in cui si trova il quartier generale di Kal Zakath.»

«Quando sarete arrivati lì, ti sconsiglio di fermarti per un giro turistico», ammise Urgit. «Del resto, Rak Hagga non è una cittadina piacevole.»

Sadi annuì cupamente. Poi, dopo un attimo di silenzio, aggiunse: «Eppure la morte di Zakath non risolverà definitivamente il vostro problema. Non posso credere che i generali mallorean prenderanno baracca e burattini e se ne andranno a casa solamente perché il loro imperatore è stato ucciso».

Urgit sospirò. «Una cosa alla volta, Sadi. Probabilmente riuscirò a corromperli, o forse pagherò loro un tributo, qualcosa del genere. Il primo passo è comunque sbarazzarsi di Zakath. Con quell'uomo non si riesce a ragionare.» Guardò intorno a sé i cupi edifici di pietra. «Odio questo posto», disse tutto d'un tratto. «Lo odio con tutto il cuore.»

«Rak Urga?»

«Cthol Murgos, Sadi. Odio questo paese puzzolente. Perché non sono nato in Tolnedra... o in Sendaria? Perché mi sono dovuto trovare prigioniero di Cthol Murgos?»

«Ma voi siete il re.»

«Non ho scelto di esserlo. Una delle nostre affascinanti tradizioni vuole che al momento dell'incoronazione del nuovo re, tutti gli altri possibili aspiranti al trono siano messi a morte. Per me era lo scettro o la tomba. Quando sono diventato re avevo molti fratelli, ora sono figlio unico.» Fu percorso da un brivido. «Che argomento lugubre! Perché non parliamo di qualcos'altro? Per esempio, tu che cosa ci fai a Cthol Murgos, Sadi? Pensavo fossi il braccio destro di Salmissra.»

Sadi tossicchiò. «Sua maestà e io abbiamo avuto qualche piccola incomprensione, così ho pensato che avrei fatto meglio a lasciare Nyissa per un po'.



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