Saggio erotico sulla fine del mondo by Barbascura X

Saggio erotico sulla fine del mondo by Barbascura X

autore:Barbascura X [Barbascura X]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Mondadori
pubblicato: 2021-05-19T12:00:00+00:00


Una cosa simile sarebbe difficile da ottenere oggi, nonostante si tratti sempre di una guerra. Significherebbe che i governi per una volta non pensassero all’elettorato, e quindi a se stessi, ma al pianeta. Te lo immagini?

Prendete il protocollo di Kyoto. Nel 1997, grazie agli allarmi lanciati dall’IPCC si riuscì a stilare un accordo per cui ogni paese aderente si impegnava negli anni successivi ad abbattere le proprie emissioni di CO2 del 5%.

Il 5% non era una minchia. Non era manco uno sputo. Era una minchia%. Eppure il governo americano di punto in bianco cambiò idea e si rifiutò di firmare. Era cambiato il presidente, e una minchia% ora appariva troppo. Una richiesta assurda.

Da qualche parte una betulla aveva duramente faticato per produrre l’ossigeno necessario a far campare i rappresentanti di quel governo, ma nessuno le chiese scusa.

Chi lo trova oggi un governo che si prende il rischio di diventare impopolare? Queste sono tematiche che impongono scelte che renderebbero infelice qualsivoglia elettorato. Ma chi glielo fa fare.

Si toccherebbero il senso di appartenenza, di rivalsa e di conflitto, chiusura e tradizioni culturali. Per di più chi parla di queste cose risulta inevitabilmente un moralista, e i moralisti stanno sul cazzo a tutti. Alcuni, poi, moralisti lo sono davvero, e finiscono per odiare chi non aderisce alla causa, ignorando tutti gli aspetti umani celati dietro la scelta. Chi non aderisce alla causa allora si sente sotto accusa, e finisce per odiare chiunque abbia invece aderito perché “si deve fare i cazzi suoi”, estremizzando ancora di più le proprie scelte. Ma pure gli attivisti che si erano fatti i cazzi propri prendono mazzate, perché amici dei moralisti e comunque a prescindere vaffanculo. Poi ci sono i moderati, confusi nel mezzo, che stanno sul cazzo a tutti perché non si schierano.

«Ma chi te lo fa fare a te. Ma fatti i cazzi tuoi che campi cent’anni» dice un tale Roberto Saviano parlando di tutt’altro. In ’sto caso non è vero, Robé, se la prendono con te comunque. E comunque mi sa che non c’arrivi a cent’anni di ’sto passo.

Immaginate di vivere in un mondo in cui a ogni individuo sia concesso un certo chilometraggio fisso all’anno in viaggi in aereo, e che oltre quello non si possa fare. I ricchi sarebbero incazzati come bisce perché non potrebbero passare le loro ventotto vacanze annuali a Ibiza. Anche i poveri sarebbero incazzati, così almeno potrebbero fingere di avere avuto anche loro la possibilità di prendere i biglietti per Ibiza: “Mannaggia che avevamo visto pure un hotel 5 stelle con vista sullo strip-club di Johnny Depp con tanto di privé e bottiglia di spumante in omaggio… Mannaggia ci hanno rovinato tutti i piani ’sti politici demmerda”. Ma anche le compagnie aeree sarebbero incazzate come posaceneri sporchi, almeno quanto il loro personale, e le attività che si basano sul turismo, e un tale Franchino che vende biglietti tarocchi della lotteria all’aeroporto.

Bel piano del cacchio per il politico di turno. Me lo immagino a difendersi nei salotti televisivi:

«Lei è un nemico del popolo, lo sa?»

«La ringrazio.



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