Saigon, addio by Sergio Grea

autore:Sergio Grea [Grea, Sergio]
La lingua: ita
Format: epub
editore: AmazonEncore
pubblicato: 2016-09-05T22:00:00+00:00

La stanza era immersa nella penombra. Truong bevve un sorso d’acqua e guardò Binh. «Domani lascerò il partito» le annunciò, «lo farò prima che mi caccino. Dopo, con una pallottola metterò fine agli inutili anni che mi restano.»

La donna tacque. Truong bevve ancora, poi la interrogò con lo sguardo. Lei accennò un gesto stanco. «Cosa vuoi sentire da me?» gli chiese.

«Il tuo consiglio.»

«Fa’ che la pallottola sia per Que Nha e non per te.»

«Binh, se lo uccido lo trasformo in un martire. Invece voglio che Que Nha finisca nella vergogna, non nella gloria del martirio.»

«Allora continua a cercare le prove che non hai.»

«Dopo tutti questi anni? Ora che lui è al vertice della popolarità e io alla fine della mia vita politica? Binh, da te voglio risposte intelligenti. Le prove… Finora non siamo stati capaci di trovarne, com’è possibile che…»

«Hai sempre detto che non avevi fretta» lo interruppe lei, «che avevi davanti tutta la vita per smascherare Que Nha e fare giustizia. Cos’è cambiato?»

«Binh, io sono giunto alla fine. Ha vinto lui.»

«Sciocchezze. Lascia il partito, ma continua a credere in quello che hai sempre creduto, la tua vittoria è la sua sconfitta, e la giustizia per chi ha tradito. Io non ti abbandonerò.»

Truong le si avvicinò e le mise una mano sulla spalla.

«Non ti ho mai detto quanta devo alla tua fedeltà» le mormorò.

«Non mi devi nulla.» Il viso di Binh si indurì. «Abbiamo solo una speranza, Truong, una soltanto, e le probabilità che si avveri sono praticamente nulle. Ma dobbiamo sperare.»

«La ragazza di Nhatrang? No, è assurdo sperare in lei.»

«Pensa ciò che vuoi» la donna si avviò alla porta, «ma non esistono alternative. Solo lei può aiutarti ad abbattere Que Nha.»

«Tu stai vaneggiando. Mi illudi e mi fai soltanto del male.»

«Il male te lo fai da solo, e rassegnarti non è da te. Cosa ti sta succedendo?»

«Binh, ragiona. Trovare Danielle Matthews…»

La donna alzò le spalle, uscì e richiuse la porta senza far rumore. Truong si lasciò cadere su una sedia. Fuori stava scendendo il buio, ma in lui era già notte. Una notte alla quale non sarebbe seguito nessun giorno. Non c’era bisogno di una pallottola. Il suo corpo avrebbe continuato a vivere, ma il suo cuore era morto. Lo era da quel pomeriggio, ucciso dalle urla di scherno e di odio di quelli che fino a quel momento erano stati i suoi compagni di partito.

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