Santiago 2012- 900 chilometri di felicità by Luca Giai

autore:Luca Giai [Giai, Luca]
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 2014-03-29T23:00:00+00:00

Burgos - Hontanas 31 Km

Sono solamente le 05:10 ed apro gli occhi. Due vicini di letto non troppo rispettosi stanno facendo un chiasso enorme, e non riesco ad addormentarmi più. Vi do un grande consiglio, i sacchetti all’interno dello zaino per separare la roba e tenerla asciutta sono un’ottima scelta, ma evitate assolutamente le normali buste della spesa. Preferite invece le apposite sacche che permettono anche di eliminare l’aria e comprimere i vestiti, o in alternativa i sacchi neri dell’immondizia che sono certamente meno rumorosi. Tutti gli altri pellegrini ve ne saranno molto grati. Ne approfitto per prepararmi, oggi la tappa è molto lunga, ben 31 chilometri e quindi è meglio partire presto. Scendo giù nella grande sala piena di tavoli e a breve arrivano Fabio Carolina e Daniele, coi quali avevo appuntamento per colazione. Un po’ di tristezza c’è ma cerco di non farla vedere. Prima di partire ci scambiamo due grandissimi abbracci e mi danno un foglietto con dei saluti, chiedendomi di leggerlo più avanti. Il tempo fuori non è un granché, il cielo è nerissimo e fa freddo, ma non mi dispiace affatto dopo due settimane di caldo intenso. Parto con Daniele sotto una finissima pioggia ed il mio cappellino da pescatore non riesce a ripararmi nel mentre ci allontaniamo dalla città. Cerchiamo le frecce con attenzione, ma onestamente non sono il massimo e più di una volta ci viene qualche dubbio. Appena raggiungiamo la periferia i passi si fanno diversi e ci separiamo. E’ la giornata ideale per ascoltare un po’ di musica, può aiutarmi nei momenti un po’ più difficili dal punto di vista fisico ed effettivamente è così. I primi 11 chilometri vanno via che è un piacere, poi mi concedo una pausa in uno di quei piccoli paesi formati da non più di 10-20 case. Un bar non manca mai ed ovviamente si forma sempre un piccolo capannello di pellegrini. Anche io mi fermo a bere qualcosa di caldo e poco prima di partire vedo spuntare da dietro una curva Natalia, la ragazza argentina conosciuta qualche giorno prima. Ripartiamo insieme ed iniziamo a parlare di un po’ di tutto, e questo si traduce in una lunga piacevolissima chiacchierata. Sarò sincero, questa ragazza possiede oltre ad una grandissima simpatia ed intelligenza anche due occhi veramente profondi, magnetici ed i passi diventano sempre più leggeri. Passano un paio d’ore così fino a quando arrivano le 12:00 e ci fermiamo ad un piccolo negozio di alimentari, dove alcuni panini veramente invitanti non ci lasciano scampo. In un viaggio del genere si scopre di non essere più legati ad orari per mangiare, dormire o per qualunque altra cosa e di come si sia condizionati solamente da ciò che in quel momento si ha voglia di fare. Ecco quindi come pranzare alle 12:00, svegliarsi in piena notte per camminare, o dormire in pieno pomeriggio diventano cose più che normali. E’ un qualcosa di molto piacevole, potrei dire che il legame che si ha col proprio corpo riaffiora, ci

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