Sarah Scaparone by Luoghi segreti da visitare a Torino e dintorni (2021)

autore:Luoghi segreti da visitare a Torino e dintorni (2021)
Format: epub
pubblicato: 2021-11-06T00:00:00+00:00

Teatro romano e Giardini Reali

Secondo recenti studi Augusta Taurinorum fu fondata dai romani il 30 gennaio del 9 a.C. e così, da qualche tempo, anche la città può festeggiare il suo compleanno. Ma se questa resta una possibilità è invece data certa quella del 15 luglio 2021 che ha segnato per Torino la riapertura dei Giardini Reali e il recupero dell’area archeologica del Teatro romano. Ma andiamo con ordine. I Giardini Reali costituiscono un’area verde urbana unica per valore monumentale e ambientale: furono disegnati da André le Nôtre, l’architetto paesaggista di Luigi xiv già progettista dei giardini di Versailles, proprio per mostrare all’Europa la ricchezza e il potere di Casa Savoia. I Giardini si sviluppano su una superficie complessiva di circa sette ettari e, con il restauro della Fontana delle Nereidi e dei Tritoni nel Giardino di Levante, del muro di cinta dell’antica fortificazione e dei Bastioni riportano agli antichi splendori questo angolo di città sconosciuto ai più dove invece è bello camminare e rilassarsi godendo di un polmone verde in pieno centro. Oggi qui, infatti, si possono di nuovo percorrere i viali geometrici che costeggiano diverse tipologie botaniche rivelando giochi prospettici e sculture che sono il naturale proseguimento del percorso di visita che, dalle sale di Palazzo Reale e della Galleria Sabauda, si dirige verso l’esterno. Con il restauro della Fontana delle Nereidi e dei Tritoni, opera di Simone Martinez il nipote di Filippo Juvarra, si è dunque conclusa anche la valorizzazione del Giardino di Levante, dove si concentrano appunto le essenze più antiche del parco, ma l’opera ha riguardato anche il tratto delle mura di fortificazione interne proprio ai Giardini Reali. Estese su circa un chilometro e impreziosite dai due padiglioni settecenteschi detti Bastion Verde e Bastione di San Maurizio, testimoniano la storica cinta muraria da cui oggi ci si può affacciare. Ma la vera grande novità di questi lavori è la riapertura della celebre rampa elicoidale che collega il Giardino Ducale con i giardini bassi, un tempo utilizzato per il trasporto dei vasi di agrumi e altre essenze fino alle Serre Reali in corso Regina Margherita: un monumento ritrovato che rivela spazi mai aperti prima d’ora ai visitatori. E poi c’è lui, il Teatro. Fulcro della vita sociale di Augusta Taurinorum ritornato alla luce soltanto nel 1899 durante i lavori per l’ampliamento della Manica Lunga di Palazzo Reale è stato completamente ristrutturato e oggi è uno dei simboli dell’origine della città: oggetto di scavi archeologici negli ultimi 120 anni, di lavori e ricerche da parte della Soprintendenza, ha fornito importanti dati sulla Torino antica. Il suo restauro, realizzato da archeologi e restauratori interni agli uffici del ministero della Cultura, e il nuovo percorso di visita consentono ai visitatori di ripercorrere i camminamenti e di comprendere meglio le parti dell’edificio, sia durante la visita al suo interno sia nella visione serale dalle strade limitrofe, ma consentirà anche di essere utilizzato per spettacoli ed eventi culturali. Che cosa sappiamo dell’area dove sorge il Teatro romano e della sua origine?

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