Sciopero! Storia delle rivolte di massa nell' America dell' ultimo secolo by jeremy brecher

Sciopero! Storia delle rivolte di massa nell' America dell' ultimo secolo by jeremy brecher

autore:jeremy brecher [brecher, jeremy]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: archivio ladri di biblioteche
editore: Grizli777
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00


SITDOWN

I sanguinosi conflitti del 1934 sanzionarono il fallimento della Sezione 7a della N.R.A. Alla fine dell'anno, i lavoratori che si erano in precedenza rivolti alla N.R.A. per trovare soluzione ai loro problemi si riferivano a essa chiamandola «National Run-Around», girotondo nazionale. I radicali ebbero localmente ruoli molto importanti negli scioperi del 1934: i comunisti a San Francisco, i trotskisti a Minneapolis, il gruppo di Muste a Toledo.

In ciascuna di queste situazioni è significativo il fatto che non fu la linea e l'organizzazione di Partito a essere egemonica, ma che fu invece la militanza di Partito ad aderire a quella operaia. Il capo della U.M.W. John L. Lewis, secondo il suo biografo Saul Alinsky, «vide la scritta rivoluzionaria sui muri delle industrie americane» (86) e diede l'avvio alla costituzione del Committee of Industrial Organization, in seno alla A.F.L., per utilizzare la combattività manifestatasi al fine di far affermare il sindacalismo nelle industrie portanti a produzione di massa. I sostenitori del New Deal cominciarono a premere in seno al Congresso per ottenere un National Labor Relations Act, per imporre nell'industria il sistema della contrattazione collettiva che la N.R.A. aveva promesso senza riuscire evidentemente a istituire. Nel frattempo, gli operai in prima persona, decisamente stanchi sia dei sindacati che della N.R.A., cominciarono a sviluppare i loro metodi di lotta. L'arma decisiva che approntarono fu il «sitdown», o sciopero bianco, e la forgia nella quale esso venne modellato fu Akron, nell'Ohio.

All'inizio della Depressione, Akron era il centro statunitense della gomma, ospitando i grandi stabilimenti della Goodyear, della Firestone, della Goodrich e più di venti fabbriche di altre compagnie minori. Al massimo della produzione l'industria della gomma di Akron occupava quasi 40000 lavoratori; ma nel 1933 da un terzo a metà di essi erano disoccupati, la Firestone e una mezza dozzina di altre compagnie minori erano chiuse e la Goodyear lavorava due giorni alla settimana (87).

Con il passaggio della N.R.A. nel 1933, gli operai della gomma di Akron si riversarono nei sindacati messi in piedi dai sindacalisti locali. Come scrisse Ruth McKenney nel suo studio, eccessivamente drammatizzato ma importante, sul movimento operaio di Akron, "Industrial Volley", «le prime settimane di vita del nuovo sindacato della gomma furono qualcosa a metà tra un grosso picnic e un revival religioso» (88). Da quaranta a cinquantamila operai della gomma, in prevalenza di Akron, presero la tessera sindacale nel 1933. L'aspettativa era che il sindacato, spalleggiato dal Governo, salvasse la loro situazione.

"Il grido era sempre: «Prendi la tessera». Nessuno diceva però cosa sarebbe successo una volta che avevi preso la tessera. Gli operai della gomma credevano ciecamente, appassionatamente, ostinatamente che il sindacato avrebbe curato tutti i loro mali, avrebbe messo fine al taglio dei tempi, li avrebbe fatti tutti ricchi dei loro salari. Non avevano alcuna idea precisa, e nessuno diceva loro alcunché, su come il sindacato avrebbe fatto a raggiungere quegli obiettivi. Essi pensavano vagamente che il presidente Roosevelt avrebbe potuto semplicemente ordinare ai padroni della gomma di alzare i salari e di smettere il taglio dei tempi" (89).



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.