Se continua così by Mauro Gervasini

autore:Mauro Gervasini [Gervasini, Mauro]
La lingua: eng
Format: epub
editore: Mimesis Edizioni
pubblicato: 2023-01-05T14:33:29+00:00

Non esiste immaginario postatomico più originale di quello evocato da Philip K. Dick in uno dei suoi romanzi migliori, Cronache del dopobomba. Un libro, sì, non un film, al quale però si sono ispirati in tanti per costruire la più sublime e inquietante delle distopie. Persino George Miller, quando descrive l’umanità deforme e mutante del suo outback australiano, pare attingere a quelle pagine, le prime a pensare all’aftermath: cosa succede dopo la devastazione nucleare ammesso e non concesso che qualcuno sia sopravvissuto? Dick scrive il romanzo nel 1963 ma lo pubblica nel 1965. Da quando comincia a quando il volume appare il libreria nel mondo si raggiunge l’apice della guerra fredda dopo il fallito tentativo di invasione di Cuba organizzato dalla CIA (1961, crisi della Baia dei Porci) e dopo la decisione di Chruscev e Fidel Castro di installare missili balistici sovietici puntati contro gli Stati Uniti (1962). Quest’ultima crisi si risolve con una relativa distensione tra il leader sovietico e il presidente americano John F. Kennedy, o almeno con il rilancio di un dialogo, ma il terrore per il conflitto atomico appena sfiorato rimane nell’aria fino a diventare inconsciamente collettivo. Queste le premesse, poi accade qualcosa di inimmaginabile: il presidente viene assassinato a Dallas il 22 novembre 1963. Dick colloca la catastrofe nucleare nel 1981 ma la lega a un turpe esperimento scientifico del 1972, l’esplosione di un’atomica nello spazio che il dottor Bruno Bluthgeld riteneva potesse essere controllata da terra e che invece aveva scaricato i propri fumi radioattivi nella nostra atmosfera, facendo gravi danni visti dalla mente distorta dello scienziato come una premonizione del disastro finale. Nonostante racconti il futuro, però, i presidenti ai quali Dick fa ancora riferimento sono proprio Kennedy e il successore Lyndon B. Johnson, in carica quando il libro viene terminato. Un altro evento influenza lo scrittore: l’uscita in sala di Il dottor Stranamore, ovvero come ho imparato a non preoccuparmi e ad amare la bomba di Kubrick, geniale satira della fobia atomica e degli equilibri di potere anche descritti attraverso metafore di carattere sessuale. Il film ha un forte impatto sullo scrittore che decide di intitolare la stesura definitiva del libro Dr. Bloodmoney or How We Get Along After the Bomb. Una storia corale. Dopo la bomba si viene formando non senza fatica una nuova comunità di uomini e donne nella contea di Marin, a nord di Oakland e San Francisco. Si ha la certezza che la stessa cosa stia capitando in altre zone del paese, una chiamata a raccolta dei sopravvissuti. Un paese però molto diviso non essendoci più infrastrutture integre né mezzi di trasporto se non rudimentali (carrozze di automobili in disuso trainate da muli o cavalli). Poco prima dell’apocalisse (chiamata nel libro l’Emergenza) una coppia di astronauti, Walt e Lydia Dangerfield, erano partiti per una spedizione su Marte. Lei era morta poco dopo, lui invece fluttua nello spazio senza possibilità di tornare a casa, e diventa una specie di deejay dell’umanità, un po’ oracolo e un po’ profeta, le sue letture e la sua musica scandiscono le giornate dei sopravvissuti.

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