Sette maghi by Halldór Laxness

Sette maghi by Halldór Laxness

autore:Halldór Laxness
La lingua: ita
Format: azw3, mobi, epub
Tags: Classics, premio Nobel, Classico, Foreign Language Fiction, racconti, Foreign Languages, Two hours or more (65-100 pages), Italian, Literature & Fiction
editore: Iperborea
pubblicato: 2016-03-08T23:00:00+00:00


1939

****«Tykmælk»,latte acidificato, molto diffuso in tutta la Scandinavia. (N.d.T.)

*****La statua equestre di Cristiano V, in Kongens Nytorv. (N.d.T.)

******In danese nel testo:kæltring. (N.d.T.)

Un’apparizione nell’abisso

1.

È seduta fuori sul balcone, in silenzio, davanti alla porta a vetri, la testa ciondoloni come un tralcio di vite. Si guarda in grembo e il profumo del sogno le sale in viso. Ci separa il giardinetto intorno alla casa di suo padre, e anche la stradina che porta alle rovine del teatro greco in cima all’altura. Nella calura di mezzogiorno tutto tace tranne la cicala, invece la sera c’è la banda che suona giù in piazza.

Penso molto. Mi chiedo se in questa stanza abbia mai abitato un giovane, per esempio uno straniero come me, seduto a questa finestra a guardare questa stradina e il giardino dirimpetto. Secondo i criteri scandinavi potrebbe passare per una sedicenne, ma probabilmente ha solo tredici o quattordici anni di calendario. Provo a fantasticare che nessuno l’abbia mai vista tranne me.

Ha fatto senz’altro molti sogni. Sono sicuro che ogni notte sogna tutte le cose più preziose nella vita, tesori inestimabili. Sono sicuro che in un solo istante, a mezzogiorno, mentre la cicala con il suo frinire chiama l’amato, lei fa sogni che per valore possono competere con tutta l’architettura romana dall’età regia fino al momento in cui l’impero si piegò sotto lo spoglio scettro dei barbari.

Suo padre possiede dei vigneti in campagna e torna a casa due volte al mese, in divisa da ufficiale. Si spazzola gli stivali da solo, con incredibile maestria lustratoria, la domenica mattina. La moglie potrebbe appartenere alla bassa nobiltà e non ha ancora ricevuto visite da quando io ho preso alloggio dirimpetto a loro. È una donna sui trentacinque, forse anche lei sogna cose preziose, seduta nella stanza accanto? Ma perché non invita mai nessuno? Forse per lei l’onore della casa viene prima di ogni altra cosa? Mentre la figlia se ne sta seduta alla sua porta, vedo la signora muoversi in salotto. Attende che la ragazza venga a darle un bacio. E la ragazza entra e le dà un bacio.

Le ho incrociate due volte nella piazza della chiesa. Le ho osservate in entrambe le occasioni. La signora ha un’aria maestosa. Probabilmente la ragazza non ha mai visitato una grande città, ha un concetto di eleganza un po’ dubbio e si veste come una campagnola di buona famiglia.

La seconda volta mi ha guardato le scarpe.



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