Short but Sweet - Tra foglie d'autunno e fiocchi di neve (Italian Edition) by Autori Vari (a cura di Cathlin B)

autore:Autori Vari (a cura di Cathlin B) [Vari, Autori]
La lingua: ita
Format: epub
Amazon: B01NCUQC8E
editore: Autori Vari
pubblicato: 2017-01-09T00:00:00+00:00

Gennaio, anno 438 del XII periodo

Chissà perché non poteva rimanere tutto com'era.

Erano beati e insieme nella loro fattoria, mentre adesso dovevano vivere su quell'aeronave come Sacrifici, seppure sempre insieme, non era la stessa cosa. Entrambi avevano paura che un giorno si sarebbero dovuti dividere perché scelti da Tangaroa come agnelli sacrificali.

Era anche per questo motivo che Nael non dava libero sfogo ai suoi sentimenti, per non parlare di Ari che si era chiuso ancora di più nel suo guscio.

“Nael?” Ari lo risvegliò dalle sue riflessioni.

“Va tutto bene.” gli lasciò un bacio sulla testa che lo fece tremare da capo a piedi. “Stavo solo pensando al passato.”

Il biondo ebbe un leggero magone; era strano vedere Nael malinconico.

Per una volta voglio essere io a sollevarti il morale. “Non conta il passato, no?”

Ari si beccò un'occhiata confusa prima di riprendere a parlare.

“Non hai forse detto che basta essere insieme? Non ti ho forse seguito come volevi nel caso ci fossimo allontanati?” si staccò appena da lui, per permettersi di guardarlo in faccia. “Eccomi, io sono qui davanti a te e lo sarò per sempre, perché senza di te non valgo nulla.”

“Ari...”

Si sorprese del suo stesso discorso, erano talmente rare le volte in cui riusciva a trovare un minimo di coraggio per affrontarne, che quasi non credeva alle proprie orecchie. Lo stesso doveva essere accaduto a Nael.

“Certo, avrei una voglia matta di buttarmi in una montagna di neve, strafogarmi di cioccolata calda e stare sotto ad un piumino caldo, però, basta che ci sia tu e posso ritrovare quel calore.”

“Davvero?”

“Ti fidi di me?” gli rigirò quella frase che tante volte usava Nael per convincerlo di qualsiasi cosa.

Il maggiore schioccò la lingua e si buttò completamente addosso all'altro.

“Vorrà dire che non mi staccherò da questo abbraccio fino a domani mattina.”

“Che stai farneticando?”

Come di consueto, il cuore di Ari prese a palpitare ad una velocità esorbitante e le sue iridi si allargarono, rendendo l'azzurro quasi trasparente.

“Hai detto tu che standomi vicino ritrovi il calore. Siamo in inverno, quindi devo dartene abbastanza per farti sopravvivere fino alla primavera.”

Ari si strozzò con la propria saliva, sapendo perfettamente che anche quella fosse una provocazione, eppure, credeva così tanto a quelle parole che non poté controbattere in alcun modo.

Fu un attimo, un tocco leggero sul proprio collo da parte delle labbra calde di Nael.

Successivamente, anche la guancia rosea venne impressa da un marchio caldo, poi la fronte e il naso.

“Sei sempre il solito stupido.” l'ammonì Ari, fissandolo incessantemente negli unici occhi che gli davano sicurezza.

“Ti piace il mio essere stupido.”

“Non è vero...”

Il tono del biondo, ormai, non era che un semplice sussurro poco convinto a causa della vicinanza dell'altro.

Fu proprio Nael ad annullare la distanza tra le loro bocche, suggellando ancora una volta quei sentimenti mai espressi con una leggera pressione sulle sue labbra della durata di un millesimo di secondo.

Per favore, abbracciami per sempre, Nael.

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