Sistema, habitus, campo (Mimesis) by Pierre Bourdieu

Sistema, habitus, campo (Mimesis) by Pierre Bourdieu

autore:Pierre Bourdieu [Bourdieu, Pierre]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Mimesis Edizioni
pubblicato: 2021-04-04T16:00:00+00:00


La distribuzione del capitale e le diverse strutture

Nel caso del campo delle discipline, ho dato degli indici di capitale, degli indicatori che erano in qualche modo standard universali. Per misurare quel che paga in un campo, bisogna chiedersi che cosa vi è di efficace, che cosa vi è di efficiente, che cosa bisogna fare per agire, per avere successo, per vincere, per cogliere questioni specifiche. Questo non è da nulla: le questioni specifiche sono, a seconda del settore, il prestigio universitario, le autorità religiose, i classici della letteratura. Che cosa bisogna avere nel campo considerato affinché questo funzioni? Ciò che serve è una particolare forma di capitale che verrà distribuita secondo una determinata struttura. Possiamo immaginare diverse grandi classi di strutture: l’analogia con l’economia è ovvia qui naturalmente. Si può avere una struttura di concorrenza perfetta: tutti gli agenti e le istituzioni implicate nel campo hanno lo stesso capitale, i concorrenti sono tutti uguali. Per esempio, se si tratta di essere il più grande, tutti hanno le stesse dimensioni; se si tratta di essere il più veloce, tutti hanno la stessa velocità; se si tratta di essere il più capitalista in senso economico, tutti hanno lo stesso capitale; se si tratta di avere successo nel sistema scolastico, tutti hanno lo stesso capitale culturale, ecc. Il polo opposto è una distribuzione totalmente ineguale, con il caso esemplare del monopolio assoluto, in cui un singolo agente o un insieme di agenti concentra tutto il capitale disponibile nel campo considerato. In questo caso, ovviamente, sorge una domanda: è ancora un campo, non nel senso del campo fisico ma nel senso del campo di lotta?

(Sono obbligato a presentare ciò che avevo rinviato: penso che un campo in cui si realizza il monopolio integrale, se possibile – potrebbe essere semplicemente una visione della mente – un campo in cui, ad esempio, il capitale religioso o la legittimità religiosa sono interamente concentrati nelle mani di una sola persona o un gruppo di persone, non sarebbe più un campo reale… tornerò su questo punto […] ma sarebbe quello che chiamo un apparato. Penso che la nozione di apparato debba essere riservata a questa situazione che corrisponde a uno spazio completamente meccanico suscettibile di un’analisi quasi-fisicalista, vale a dire che basterebbe sapere che cosa vuole il monopolista per sapere che cosa accadrà: non ci sarebbe assolutamente alcuna possibilità di sovversione nel campo che sarebbe improvvisamente un campo senza storia, non ci sarebbe più storia. Chiudo la parentesi, tornerò su questo punto)181.

Tra queste due strutture immaginarie che non sono mai state realizzate nella pratica, ci sono le strutture reali in cui esiste una distribuzione disuguale del capitale specifico considerato: delle persone hanno molto, altre un po’ meno, altre ancora meno, altri molto poco, altri quasi [nulla]. È questa distribuzione che può essere misurata. Il concetto di “distribuzione” è estremamente utile. Nel caso della costruzione del campo universitario, avevo cercato uno standard universale, cioè una misura del capitale scolastico comune a persone differenziate (geografi, storici, ecc.). Il titolo di normalista è una misura.



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.