Sorry by Zoran Drvenkar

Sorry by Zoran Drvenkar

autore:Zoran Drvenkar [Drvenkar, Zoran]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: scusa, ambizione, villa, punizione, tu, trappola, berlino, agenzia, disoccupazione, perdono, trentenne
editore: Fazi Editore
pubblicato: 2012-11-13T23:00:00+00:00


TU

Frauke Lewin è l’unica che ti ha davvero sedotto. Quando hai rivolto la tua attenzione all’agenzia, ti è subito balzata all’occhio. Qualcosa in lei ti ha affascinato. Ti ha fatto un effetto diverso da Tamara Berger, con quella sua aria fragile e impaurita, troppo debole per la vita vera. Era diversa da Kris Marrer, apparentemente fatto solo di angoli e spigoli. Ed era del tutto diversa anche dal fratello minore, Wolf, a prima vista così prevedibile, anche se tu ti sei subito reso conto che era solo una facciata. Noi che ci trasciniamo dietro i nostri sensi di colpa siamo gli esseri più imprevedibili.

Ti sei concentrato su Frauke Lewin. Per due giorni le sei stato così vicino che con il senno di poi ti stupisci che non ti abbia notato. C’era una vicinanza, un vincolo, un... Ancora non riesci ad afferrarlo in pieno. Sai solo che volevi informarti su di lei.

Suo padre ti è stato antipatico fin dal primo momento. La madre invece ti ha attratto. Il suo bollettino medico, la sua vita prima e dopo il ricovero in clinica, il suo rapporto con Frauke. Tu hai individuato da dove veniva il senso di colpa e hai deciso di fare visita alla madre. È stata un’idea sciocca. È stato irresponsabile e pericoloso da parte tua. Tanto più che lei ti ha mandato via a mani vuote, senza rivelarti nulla. Malgrado ciò la visita ha dato i suoi frutti. Non solo ti sei avvicinato un passo di più a Frauke, no, lei ti ha addirittura telefonato e ha voluto incontrarti. E adesso che a dividervi c’è solo il Krumme Lanke, ti rammarichi che fra di voi esista questo problema. Ti sarebbe piaciuto incontrarla in circostanze normali. Ti piacerebbe anche che lei riflettesse con calma su tutto ciò che è stato. A mente fredda. Ti capirebbe. Con più condiscendenza ti capirebbe. Ma così...

«Non ne fai davvero parte», dici e tenti di decifrare da lontano l’espressione del suo volto. «Dovresti perdonare te stessa, Frauke. È questo il primo passo e non può farlo nessun altro al posto tuo...».

«COME OSI FICCARE IL NASO NELLA MIA VITA!», echeggia la sua voce sul ghiaccio.

Per un momento resti senza parole, poi dici con prudenza:

«Sembra proprio che abbia toccato un nervo scoperto».

Sono le parole sbagliate, il dialogo è terminato. Frauke mette via il cellulare, si abbassa e improvvisamente parte di corsa nella tua direzione. Come fa a essere così coraggiosa? Dieci metri dopo le si sfila dalla testa il cappello di lana e cade sul ghiaccio. Il cappotto si apre come neri petali di un fiore. Riconosci la sua espressione risoluta, le braccia si dimenano al ritmo della corsa, nella sua mano qualcosa manda un bagliore metallico.

Mi attacca, pensi e non riesci a crederci. Mi attacca sul serio. Il problema è che cosa farai, se Frauke davvero riuscisse a raggiungere la tua sponda. Sei disposto ad affrontarla? Guardala in viso: è una furia. Potresti fuggire e...

Non mi renderò ridicolo.

Frauke ha attraversato più di metà del lago. Non mostra segni di indecisione, ha un’unica meta davanti agli occhi.



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