S.P.Q.R.: Idi di marzo-L'impero dei draghi-L'ultima legione by Valerio Massimo Manfredi

S.P.Q.R.: Idi di marzo-L'impero dei draghi-L'ultima legione by Valerio Massimo Manfredi

autore:Valerio Massimo Manfredi
La lingua: ita
Format: mobi, epub, azw3
Tags: General, Historical, Fiction
ISBN: 9788804623229
editore: Mondadori
pubblicato: 2012-01-14T23:00:00+00:00


28

Avanzarono verso il centro del grande spazio rettangolare guardandosi intorno, sentendo su di sé gli sguardi della folla. Metello era al centro, alla sua destra Quadrato, Severo, Luciano e Antonino. Alla sua sinistra Balbo, Publio, Settimio e Rufo. I due centurioni erano all'esterno, come se comandassero manipoli di centinaia di uomini. Erano le sponde di quella minuscola armata, le ancore di quella piccola prora. Antonino, l'unico optio, luogotenente di Balbo, teneva l'interno.

Metello portava soltanto le sue due spade: tutti gli altri imbracciavano i pesanti scudi con la sinistra ma li tenevano accosto alla spalla per cui sembravano uno solo per chi guardasse di lato, mentre erano appena visibili a uno sguardo frontale.

L'aria era fresca, la luce limpida, il silenzio così profondo da sembrare assurdo. Si sentivano disorientati da quell'atmosfera sospesa mentre si sarebbero aspettati un boato selvaggio. Risuonò molto chiara la voce del banditore che declamò: «Il nostro grande benefattore, il molto onorevole Wei, si compiace ora di offrirvi uno spettacolo quale mai avreste potuto immaginare, un'antica usanza da tempo dimenticata che serviva a propiziare la prosperità del nuovo anno: un combattimento rituale in cui i Figli del Cielo si battono contro barbari feroci, nemici del Supremo Ordine del nostro paese. Avete visto i selvaggi Xiong Nu essere annientati dai nostri guerrieri della guardia imperiale. Ora vedrete dieci Diavoli stranieri, uomini venuti dal remoto paese di Taqin Guo, spaventosi a vedersi, villosi e con gli occhi tondi, muniti delle loro temibili armi, così forti che hanno soggiogato tutte le nazioni dell'Occidente, battersi contro i più prodi tra i nostri combattenti, gli eroi che vegliano sul nostro sonno e la nostra pace: le Volpi volanti!».

Metello volse intorno lo sguardo a cercare quello di Yun Shan, come un viatico dell'ultimo viaggio, ma vide solo un brulicare confuso. Disse ai suoi uomini: «Abbiamo il sole di fronte, ma già abbastanza alto, non ci darà fastidio più di tanto. Tenetevi pronti».

Yun Shan non lo perdeva di vista un solo istante, i suoi occhi erano fissi sulla magnifica corazza del comandante romano, sull'elmo crestato che splendeva nel sole e sui lineamenti contratti del suo volto.

Una voce vicinissima al suo orecchio la riscosse. «Principessa.»

«Daruma.»

Il mercante indiano era alle sue spalle. «È tutto pronto, principessa Yun Shan. Baj Renjie, il comandante della guardia, è dalla nostra parte, per fortuna. Ha trovato cinque cavalli che sudano sangue, i più veloci che esistono, per condurre in salvo tuo fratello. Per te sarà pronta una barca nascosta nell'ansa del fiume Guandong, subito dopo il guado. Per un po' tutti saranno occupati a vedere questo combattimento. Anche la mia bestiola è pronta a fare il suo dovere. Di' ai tuoi amici che dobbiamo muoverci: questo scontro non può durare molto.»

Yun Shan non riusciva a distogliere gli occhi dal comandante Metello. Daruma, che ora era al suo fianco, se ne accorse. «Scordatelo, principessa: è un uomo morto. Non puoi fare nulla per salvarlo.»

Yun Shan abbassò lo sguardo e cominciò a fare dei gesti con le mani davanti al petto: segnali che qualcuno era in grado di decifrare, dall'altra parte del piazzale, esattamente di fronte a lei.



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