Stanislaski 04, Un dolce tormento by Nora Roberts

autore:Nora Roberts
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 2014-05-12T16:00:00+00:00

Non era mai stata in quella parte della città. Molti negozi erano chiusi e quelli ancora aperti erano ridotti in pessime condizioni. La gente per strada si muoveva in fretta, ma non pareva che avesse un posto preciso dove andare.

Era strano come Alex si inserisse bene in quell'ambiente squallido e degradato. Non era solo per i jeans e il giubbotto sciupato che indossava, ma per l'espressione degli occhi e la posizione del corpo. Nessuno si sarebbe voltato a guardarlo due volte e anche se l'avesse fatto, avrebbe visto un tipo di strada come tanti.

Bess decise quindi subito di imitarlo. Tirò fuori dalla borsa un rossetto particolarmente scuro e si truccò anche gli occhi in modo più pesante del solito. Poi passò le dita tra i capelli per spettinarli.

«Che cosa diavolo stai cercando di fare?» chiese Alex corrugando la fronte e guardandola.

«Sto entrando nel personaggio, proprio come te. Andiamo ad arrestare qualcuno?»

Alex imprecò a denti stretti e si concentrò sulla guida. Che maledetta sfortuna! Voleva arrivare da Boomer senza farsi troppo notare, e invece si trovava attaccata alle costole una rossa convinta di giocare a guardie e ladri! Bess mise via lo specchio e si guardò intorno interessata. Da quelle parti non c'era scarsità di parcheggi, ma se qualcuno lasciava la macchina incustodita per più di dieci minuti, non era affatto detto che la ritrovasse.

Alex accostò al marciapiede e imprecò tra i denti. Non poteva lasciarla in macchina: ai balordi e ai teppisti della zona sarebbe bastata un'occhiata per mangiarsela viva. Si voltò e la squadrò minaccioso. «Ora ascoltami bene: stammi vicina e tieni la bocca chiusa. Niente domande, niente commenti.»

«D'accordo, ma...»

«Niente domande. Se sgarri, giuro che ti ammanetto» finì Alex cupo. Sbatté la portiera, scese e aspettò che lei lo raggiungesse.

«Che tipo romantico, eh?» ironizzò Bess rivolta a Judd.

«Chiudi il becco, McNee» ruggì Alex. Poi la trascinò senza tante cerimonie in un negozietto buio e soffocante. Bess impiegò qualche minuto ad abituarsi alla penombra, poi distinse scaffali su scaffali carichi di ogni tipo di mercanzia.

«Un banco dei pegni!» esclamò eccitata.

«Un solo commento sull'atmosfera e ti imbavaglio!» sibilò Alex minaccioso.

Ma lei aveva già tirato fuori il taccuino. «Fai tutto quello che devi. Non ti accorgerai neanche della mia presenza.»

Come poteva dimenticarla, quando il suo profumo fresco e sensuale gli arrivava attraverso la polvere e il sudiciume? Alex si fece avanti, proprio mentre un uomo dalla camicia bianca sporca e spiegazzata gli veniva incontro da una porta sul retro.

«Stanislaski.»

«Ciao, Boomer.»

«Sai che mi faccio un punto d'onore nel collaborare con la legge» declamò l'altro untuoso. «Ma un uomo deve pur vivere.»

«Sì, strozzando il prossimo con interessi da usuraio» tagliò corto Alex sprezzante.

«Tu ferisci i miei sentimenti» si finse offeso Boomer. «Un novellino?» aggiunse ironico, accennando a Judd.

«Ora non più.»

Lo sguardo di Boomer si posò su Bess, intenta a esaminare la mercanzia disposta sugli scaffali polverosi.

«Lei è con me» intervenne Alex in fretta. «Dimenticati che sia qui.»

L'altro aveva già valutato con un'occhiata gli anelli e gli orecchini di Bess e si lasciò sfuggire un sospiro.

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