Stanislaski 05. Sinfonia d'Amore by Nora Roberts

autore:Nora Roberts
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 2014-05-13T16:00:00+00:00

Nick mantenne la parola. Andarono avanti a lavorare fino a sera e fra di loro non ci fu il benché minimo contatto fisico, anche se Freddie aveva un modo di accavallare le gambe, d'inarcare la schiena e sbattere le ciglia che avrebbe fatto impazzire il più impassibile degli uomini.

Dopo quasi sei ore di quel trattamento, non era più sicuro di essere perfettamente equilibrato.

«Bello, bellissimo» mormorò Freddie, scribacchiando velocemente le note via via che lui le suonava. «Una cantante con l'estensione di Maddy O'Hurley dovrebbe cavarne fuori il massimo.»

«Non ho detto che questo sarà l'assolo di Maddy» sbottò Nick a denti stretti. Ma il punto era un altro, ovvero la facilità con la quale lei sembrava capace di leggere nella sua musica e nella sua mente. Certe volte aveva l'impressione di essere un pesce intento a mordicchiare l'esca. E la canna era saldamente nelle mani di Freddie. «Anzi, pensavo di usarlo per il duetto dei co-protagonisti.»

«Non è vero» lo contraddisse con calma, «ma se è così che intendi giocarla, per me va bene.»

Lui staccò le mani dalla tastiera del piano e la guardò. «Stai cercando di farmi arrabbiare?»

«No, sto semplicemente cercando di collaborare» rispose Freddie con un sorriso splendente. «Ma forse tu hai bisogno di una sosta.»

«So io di cosa ho bisogno» borbottò Nick, afferrando il pacchetto di sigarette che aveva lasciato sul pianoforte. «Sta' zitta un minuto» aggiunse, mentre se ne accendeva una, «e lasciami lavorare in pace.»

«Certo.» Alzando gli occhi al soffitto, Freddie si alzò e cominciò a fare degli esercizi di stretching per restituire elasticità alle membra intorpidite dalla lunga immobilità. Nel frattempo, lui aveva ripreso a suonare, trafficando con le note, apportando modifiche delle quali, e lo sapevano entrambi, non ci sarebbe stata proprio alcuna necessità.

Lo faceva solo per contrariarla. Buon segno. Uno si difende quando si sente aggredito e lei era felice che Nick si sentisse in pericolo. Per verificare la sua teoria, gli posò le mani sulle spalle e cominciò a massaggiarlo.

Il suo sistema nervoso andò subito in tilt. «Piantala, Fred.»

«Sei tutto rigido.»

Le dita di Nick si abbatterono con violenza sulla tastiera. «Ti ho detto di smetterla.»

«Mamma mia, come siamo permalosi.» Lei s'imbronciò e smise di toccarlo. «Ho sete. Vado a prendere un ginger-ale. Tu vuoi qualcosa?»

«Portami una birra.»

Freddie lo guardò preoccupata. Di solito, mentre lavorava, Nick beveva soltanto caffè. Mentre apriva il frigorifero, sentì bussare alla porta.

«Sei in arresto!» esclamò la voce di Alex Stanislaski dal soggiorno. «Per aver incatenato mia nipote al pianoforte per tutto il pomeriggio!»

«Fammi vedere il mandato, sbirro.»

Alex si limitò a sorridere e bloccò il collo di Nick con una mossa di judo. «A me i mandati non servono. Dove l'hai nascosta, LeBeck?»

«Zio Alex! Grazie a Dio, sei arrivato!» Freddie tornò di là e si lanciò fra le sue braccia. «È stato orribile. Ore e ore di mezze note, acuti, none diminuite!»

«Coraggio, è tutto finito, adesso ci sono qua io.» Le diede un bacio in fronte e si scostò per guardarla. «Bess mi aveva detto che eri più carina che mai e noto con piacere che aveva ragione.

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