Steampunk! by Jeff Vandermeer

Steampunk! by Jeff Vandermeer

autore:Jeff Vandermeer [Vandermeer, Jeff]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Fantascienza
editore: Elara
pubblicato: 2014-05-14T22:00:00+00:00


Alcune settimane erano passate da quando Stratton aveva parlato per l’ultima volta con Willoughby, a parte un gelido scambio di saluti incrociandosi. In realtà, aveva pochi o nulli contatti con chiunque nel sindacato degli scultori, e invece passava il suo tempo nell’ufficio a lavorare sulle permutazioni di lettere, cercando di affinare i suoi epiteti dell’abilità manuale.

Entrava nella fabbrica attraverso la sala espositiva, dove di solito i clienti studiavano il catalogo. Quel giorno era affollata di automi domestici, tutti lo stesso modello con motore a carbone. Stratton vide i commessi assicurarsi che fossero etichettati correttamente.

«Buon giorno, Pierce,» disse. «Che ci fa tutta questa gente?»

«È appena uscito un nome migliorato per il ‘Regent’,» disse il commesso. «Tutti non vedono l’ora di avere l’ultimo modello.»

«Sarai preso tutto il pomeriggio.» Le chiavi per aprire le fessure dei nomi negli automi erano conservate in una cassaforte che, per essere aperta, aveva bisogno di due dirigenti di Coade. I dirigenti erano restii a tenere aperta la cassaforte per più di un breve periodo ogni pomeriggio.

«Sono sicuro che terminerò questi per tempo.»

«La verità è che non sopporti di dover dire a una cameriera carina che il suo automa a carbone non sarà pronto per domani.»

Il commesso sorrise. «Come potete biasimarmi, signore?»

«No, non posso,» rispose Stratton, ridacchiando. Si avviò verso gli uffici commerciali dietro l’esposizione, quando si vide affrontato da Willoughby.

«Forse dovreste aprire la cassaforte,» disse lo scultore. «Così da non incomodare le cameriere. Visto che distruggere le nostre istituzioni sembra essere il vostro obbiettivo.»

«Buon giorno, Maestro Willoughby,» disse Stratton, seccamente. Cercò di passare oltre, ma l’altro gli bloccò la strada.

«Mi hanno informato che Coade autorizzerà scultori non del sindacato all’interno della fabbrica per assistervi.»

«Sì, ma vi assicuro che sono coinvolti solo scultori indipendenti della più alta reputazione.»

«Come se ne esistessero,» disse Willoughby, con disprezzo. «Voglio che sappiate che ho proposto che il nostro sindacato lanci uno sciopero di protesta contro Coade.»

«State scherzando.» Erano passati decenni dall’ultimo sciopero organizzato dagli scultori, e quella volta era finito in una sommossa.

«Non scherzo affatto. Se la questione venisse messa ai voti dell’assemblea, sono sicuro che passerebbe. Altri scultori, con i quali ho parlato del vostro lavoro, sono d’accordo con me che costituisce una minaccia. Tuttavia, la dirigenza del sindacato non lo metterà ai voti.»

«Ah, perciò non erano d’accordo con la vostra valutazione.»

Qui Willoughby si accigliò. «Apparentemente la Royal Society è intervenuta in vostro appoggio e ha convinto la Confraternita ad astenersi, per il momento. Vi siete procurato dei sostenitori piuttosto importanti, signor Stratton.»

Imbarazzato, Stratton replicò: «La Royal Society considera la mia ricerca valida.»

«Forse, ma non crediate che la faccenda si fermi qui.»

«La vostra animosità è ingiustificata, davvero,» insisté Stratton. «Quando avrete visto come gli scultori possono usare questi automi, vi renderete conto che non esiste una minaccia alla vostra professione.»

In risposta, Willoughby si limitò a guardarlo infuriato, poi se ne andò.

Quando vide Lord Fieldhurst la volta successiva, Stratton gli chiese del coinvolgimento della Royal Society. Erano nello studio di Fieldhurst e il conte si stava versando del whisky.

«Ah, già,» disse. «Anche



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.