Storia Degli Stati Uniti D'America. Dalle Prime Colonie Inglesi Ai Giorni Nostri by Maldwyn A. Jones

autore:Maldwyn A. Jones [Jones, Maldwyn A.]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Central, United States, Americas (North, West Indies), South, History, Americas (North; Central; South; West Indies)
ISBN: 9788845233579
Google: MW_gAAAACAAJ
Amazon: 884523357X
editore: Bompiani
pubblicato: 2005-01-01T23:00:00+00:00

LETTERATURA E ARTI

Il decennio della guerra di secessione fu un periodo di scarso interesse per la letteratura degli Stati Uniti. Delle grandi personalità del passato solo Whitman continuava a scrivere, Hawthorne e Thoreau erano morti, Emerson era in declino, Melville si era ritirato nellʼombra. Nello stesso tempo si stavano affermando nuovi generi letterari e nuove tematiche: accanto al persistere di opere di contenuto romantico, moralistico e sentimentale, cominciarono ad apparire dal 1870 in poi i romanzi di contenuto realista. Più tardi, verso la fine dellʼOttocento, la reazione al romanticismo divenne ancora più evidente con lʼaffermarsi di un gruppo di scrittori “naturalisti”.

Il primo gruppo di autori che si ispirò a situazioni reali – pur senza impegnarsi molto a cercare di analizzarle – apparteneva al movimento detto del “colore locale”: traendo spunto per i loro soggetti dagli usi e dal dialetto delle zone in cui vivevano, questi scrittori di solito si sforzarono di descrivere un passato rurale che stava ormai per scomparire. Ad esempio, Edward Eggleston ricostruì in “I maestri di scuola dellʼIndiana” (1871) un quadro rievocativo della vita nelle foreste del Middle West, e Sarah Orne Jewett descrisse in “Il paese degli abeti aguzzi” la società delle zone rurali della Nuova Inghilterra, un ambiente che stava per sparire. Tra gli scrittori del Sud, George Washington Cable si ispirò alle tradizioni della popolazione creola di New Orleans in “The Grandissimes” (1880), mentre i racconti dello zio Remo di Joel Chandler Harris ripresero storie appartenenti alla tradizione della gente di colore. Della vasta letteratura regionale del Far West si può citare Bret Harte, che descrisse lʼesistenza disordinata, al limite della legge, nei villaggi di minatori in opere come “Il talismano di Roaring Camp” (1870) affascinando i lettori americani.

Tra questi scrittori del “colore locale” emerse una personalità di spicco: Mark Twain. Avendo cominciato la sua carriera letteraria scrivendo divertenti scenette ambientate nel West, Twain non riuscì mai durante la sua vita a correggere lʼimpressione diffusa che egli fosse semplicemente un umorista della frontiera. Nato nel 1835 a Hannibal (Missouri) col nome di Samuel Langhorne Clemens, Mark Twain fu successivamente operaio tipografo, pilota di battelli sul Mississippi e soldato confederato prima di ritrovarsi nel Nevada nel 1861. Dopo un periodo passato a fare il cercatore dʼoro e il minatore, cominciò a lavorare come reporter e conferenziere finché non ottenne il successo con “Gli innocenti allʼestero” (1869), allegro resoconto di un viaggio in Europa, e con “Vita dura” (1872), un ritratto vivacissimo della società di frontiera nel West. Twain fu uno scrittore estremamente prolifico, in grado di scrivere su qualsiasi argomento (e in effetti spaziò dal salto delle rane a Giovanna dʼArco), ma le sue opere destinate a lasciare un segno indelebile nella letteratura americana sono soprattutto tre: “Le avventure di Tom Sawyer” (1876), “Vita sul Mississippi” (1883) e “Le avventure di Huckleberry Finn” (1884), tutte ispirate ai suoi ricordi giovanili del periodo trascorso sulle rive del Mississippi. Nel romanzo che ha per protagonista Huckleberry Finn, il più celebre romanzo americano dellʼOttocento, il Mississippi diventa il

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