Strettamente lecito by Kate Hardy

autore:Kate Hardy [Hardy, Kate]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Kate Hardy
pubblicato: 2016-02-02T22:00:00+00:00

Rose giacque stretta tra le braccia di Leo. Sentiva il suo cuore battere forte, un suono confortante e allarmante al contempo.

Avevano appena fatto l’amore. Leo sarebbe rimasto lì tutta la notte?

E in ogni caso, quando era stata l’ultima volta in cui lei aveva passato tutta la notte con un uomo?

Steve.

Che l’aveva tradita.

Che le aveva mentito, facendola soffrire e distruggendole la vita.

Fu presa dal panico. «Si sta facendo tardi» mormorò.

Leo le stuzzicò un capezzolo facendolo inturgidire. «Mi stai dicendo di andare a casa?»

«Devo lavorare domani.»

«Anch’io.»

Leo lavorava di sabato? Ma non l’aveva fatto la settimana prima. O forse era stato solo perché era preoccupato per Daisy.

Leo sembrò averle letto nel pensiero perché le spiegò: «Sono proprio nel bel mezzo di un caso complicato. Ho bisogno di dedicarci del tempo extra».

«Quindi hai bisogno di dormire.»

«A occhio e croce come tutte le persone.» Lui le rivolse un sorriso sornione. «Stavo pensando di lasciarti riposare un po’ stanotte. Non più di tanto però.»

Rose non voleva che lui rimanesse lì.

«Leo. Io… Questa non è una relazione.»

«D’accordo.» Leo fece una pausa, poi aggiunse: «Ma neanche un’avventura».

«Allora che cosa diavolo è?»

Lui le stuzzicò l’altro capezzolo.

«Potremmo semplicemente viverla per scoprirlo. E poi tenercelo per noi.»

«Adesso sarei il tuo piccolo segreto disonesto?»

«No.» Lui le rubò un rapido bacio.

«Semplicemente è una faccenda che riguarda solo noi due.»

Al suo silenzio lui sospirò. «Non posso prometterti che sarà per sempre, Rose. Te l’ho detto sin dall’inizio e niente è cambiato. Ma non voglio neppure finirla qui.»

In quel momento neppure lei lo voleva. Ma doveva essere ragionevole.

Non aveva intenzione di avere un legame sentimentale con lui. Di rischiare un’altra volta che il suo cuore si spezzasse.

«Io…»

Maledizione.

Come poteva farglielo capire?

Leo le sfiorò di nuovo le labbra.

«Vuoi che me ne vada.»

«Sì. No. Sì.»

Lui sorrise.

«Anch’io sono combattuto. Ma domani devi lavorare.

Sarebbe meglio che ti lasciassi riposare un po’.» Si alzò dal letto. Quando Rose fece per fare lo stesso, lui scosse la testa.

«Sta’ lì. Sei così bella.»

Rose non avrebbe mai immaginato che guardare Leo rivestirsi le sarebbe piaciuto così tanto. Coprendo man mano tutte le parti che lei aveva baciato, accarezzato, toccato.

Quando lui ebbe finito, si chinò su di lei e la baciò dolcemente. Solo una volta.

«Sogni d’oro.»

Erano stati bene, pensò Rose rannicchiandosi sotto il piumone.

E non riusciva a ricordarsi l’ultima volta in cui si era sentita così bene. Se pure l’era mai capitato.

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