TENNIS e VITA: il Doppio Vincente!: Come Affrontare i Match e le Sfide Quotidiane in Questi Due Percorsi Paralleli (Italian Edition) by Lazarenco Lucian Marian

autore:Lazarenco, Lucian Marian [Lazarenco, Lucian Marian]
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 2020-11-29T16:00:00+00:00

Capitolo 11:

Quanto è importante il controllo?

(Area Tennis)

La parola controllo ha diversi significati, in funzione dell’ambito in cui la utilizzi. Da Wikipedia:

“azione continuata diretta a disciplinare un'attività secondo particolari direttive o convenzioni.”

Nel Tennis questa rappresentazione è limitante. Ad esempio:

“mantieni la velocità di palla sotto controllo.”

“Gioca in controllo.”

“Gioca per avere tutto sotto controllo.”

Quando si parla di controllo nel Tennis, bisogna tenere presente diversi aspetti, tra cui, la velocità, le traiettorie e le direzioni. Ognuno dei quali è strettamente personale.

Se per controllo di “velocità di palla” si intende la capacità di non sbagliare, a questo punto più che di controllo bisogna ricercare la velocità strettamente individuale che ci permette di mantenere un

rendimento costante nel tempo. Nel caso specifico si può fare un’esercitazione in cui si cerca di giocare con cinque palline di fila in un determinato spazio con velocità diverse.

Altra situazione che può presentarsi, è voler giocare “in controllo” in un particolare momento importante della partita. Anche in questo caso, bisogna capire l’interpretazione che si dà al controllo. La velocità non è sufficiente, bisogna fare scelte tattiche, e in questo caso, il fatto di volere controllo a tutti i costi potrebbe significare scegliere solo ed esclusivamente delle situazioni in cui mi sento sicuro o che a livello percentuale mi dimostrano di avere una maggiore padronanza; come ad esempio attuare direzioni di gioco incrociate piuttosto che le direzioni lungolinea.

“Gioca per avere tutto sotto controllo.” È impossibile! Chiunque abbia giocato a Tennis sa perfettamente che non succederà mai poter avere tale presunzione.

Una delle caratteristiche più affascinanti del Tennis, è di poter vincere una partita nonostante il nostro avversario sia ad un passo dalla vittoria, magari con un match point a favore e con il vantaggio generale netto. Può succedere anche il contrario: quando pensiamo di avere la partita in tasca, perché ci manca solamente un punto per vincere, la situazione si può ribaltare completamente. Fino alla fine non è detto!

Un saggio Maestro del passato disse: “la partita di Tennis finisce soltanto quando stai dando la mano all’avversario.”

Ci sono davvero tantissimi esempi di partite con match point annullati, oppure partite in cui i punteggi erano talmente netti fino al momento decisivo del match point, in cui nessuno poteva immaginare un eventuale recupero: eppure questo accade, e di frequente.

Il concetto di controllo è soggettivo: ha bisogno di un’interpretazione approfondita da parte di ciascun giocatore, per poter essere compreso e definito completamente.

Inoltre è necessario verificarlo con risultati. Per fare ciò, bisogna fare delle prove che permettano di sostenere realmente che quel determinato dato sia effettivamente sotto controllo.

Il controllo deve essere il mix perfetto tra efficacia ed efficienza: posso avere sotto controllo il tutto ma se poi questo non mi permette di raggiungere l’obiettivo, lo stesso “tutto” diventa inutile.

In merito agli aspetti nella quotidianità, mi collego ad un concetto strettamente legato al controllo:

la zona comfort.

Come tutti ormai sappiamo, la zona di comfort è soggettiva e necessaria. Non si può fare a meno di averla: è dove ci sentiamo sicuri e di questo ne abbiamo tutti quanti bisogno.

La vera capacità non è tanto “uscire” dalla nostra zona di comfort, ma di “allargarla”.

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