The Distinct Claims of Government and Religion, Considered in a Sermon Preached Before the Honourable House of Burgesses, at Williamsburg, in Virginia, March 1, 1772. By S. Henley, by Samuel Henley

The Distinct Claims of Government and Religion, Considered in a Sermon Preached Before the Honourable House of Burgesses, at Williamsburg, in Virginia, March 1, 1772. By S. Henley, by Samuel Henley

autore:Samuel Henley [Henley, Samuel]
La lingua: eng
Format: epub
ISBN: 9781385603239
Google: 2AtUtwEACAAJ
editore: Creative Media Partners, LLC
pubblicato: 2018-04-24T21:17:02+00:00


Capitolo 11

Magnus era in procinto di ordinare a Tabrizia di raggiungerlo a Tantallon, quando lei capitolò e ordinò a Mrs. Hall di preparare i bagagli. L’unica condizione che pose era che Stephen Galbraith l’accompagnasse, in modo da poter terminare il lavoro che avevano cominciato.

Magnus prese da parte Margaret, mettendo in chiaro che si aspettava che la sua compagna abbandonasse il ruolo di prestigio, assai in vista, occupato fino ad allora per assumere una posizione più defilata e discreta. Il cuore di Tabrizia si riempiva di compassione tutte le volte che si trovava faccia a faccia con la bellezza bruna. Magnus non fece mistero dei suoi progetti di voler trovare un marito per Tabrizia. L’argomento compariva spesso nelle loro discussioni. Tabrizia era più propensa all’idea da quando aveva scoperto che un buon matrimonio le avrebbe concesso un po’ della libertà che desiderava, e così raggiunse un accordo col padre, in base al quale lei acconsentiva alle nozze se il futuro sposo fosse stato di completo gradimento per entrambi.

«Hai in mente qualcuno?» le chiese Magnus, già sospettoso.

«Non ne sono sicura. Che ne pensi di Stephen?» chiese lei esitante. Non era pronta per la reazione paterna. Lui diede quasi in escandescenze. «Un impiegato? Vuoi sposare un impiegato? Tua madre starà piangendo in cielo! Cristo, mi sono comportato male con lei, ma non commetterò lo stesso errore con la figlia, fosse anche l’ultima cosa che faccio! A volte provo un’oppressione tanto forte che mi trafigge il cuore, e ho intenzione di vederti sistemata prima che scocchi la mia ora.»

«Perché ti inalberti sempre tutte le volte che discutiamo? Non amo Stepnen, quindi puoi calmarti. È solo che siamo amici e probabilmente andremmo d’accordo.»

«Amore? Amicizia? Ma che c’entrano queste cose con il matrimonio? Sicurezza, ricchezza, forza, potere - sono queste le qualità che devi cercare in un marito.»

«Papà, presentami questo esempio di virtù e ti prometto di prenderlo in considerazione.»

.

Gli occhi di Magnus si accesero. Era la prima volta che lo chiamava papà. «A dire il vero, ho già ricevuto un’offerta.»

«E chi sarebbe?» domandò lei sorpresa.

«Ti dirò solo questo - la sua famiglia è di antichissima nobiltà. Gli Stewart a confronto sono dei novellini. Non possiede un titolo solo, bensì due e può radunare mille uomini schioccando le dita, per quanto è grande il suo clan.»

«Ma com’è?»

«Lo vedrai da sola. È invitato a cena domani sera.»

«E non vuoi aggiungere altro?»

«Vediamo - oltre a essere doppio conte è anche lord e barone.»

«Non mi tormentare più a lungo.» Lei alzò una mano. «Vedo che questo gioco ti diverte. Mi riservo un giudizio quando vedrò questo principe tra i mortali.»

Tabrizia affacciata in cima al castello di Tantallon, vide avvicinarsi un esercito di un centinaio di cavalieri. Indossavano i colori blu e bianco del loro clan e tutti avevano un cuore rosso ricamato sul petto. Lei li fece aspettare un’ora buona, prima di scendere per la cena. Indossava un vestito con la gonna di velluto nero e il corpetto trapuntato turchese con la scollatura quadrata e maniche stravaganti. Un paio di orecchini con acquemarine accompagnavano il tutto.



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