The One (Italian Edition) by Kiera Cass

autore:Kiera Cass [Cass, Kiera]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788820091422
editore: SPERLING & KUPFER
pubblicato: 2014-09-08T22:00:00+00:00

Diciannove

IL giorno della Condanna ero un fascio di nervi. Avevo paura di inciampare, o di dimenticare quello che avevo imparato. Ma peggio ancora, avevo paura di fallire. L’unica cosa di cui non dovevo preoccuparmi era il vestito: le mie cameriere avevano avuto un incontro con il capo sarto per prepararmi qualcosa di appropriato, anche se io non avrei usato una parola banale come appropriato per definirlo.

Sempre seguendo la tradizione, gli abiti erano bianchi e oro. Il mio aveva la vita alta e niente spallina sulla sinistra, però ne aveva una piccola e deliziosa sulla spalla destra che arrivava a coprirmi la cicatrice. Il bustino era aderente, la gonna, ampia e impalpabile, sfiorava il pavimento con balze di pizzo dorato. In alto, sulla schiena, un’arricciatura cadeva a formare un breve strascico. Quando mi guardai allo specchio, mi sembrò di avere l’aspetto di una principessa.

Anne prese il ramoscello d’olivo che dovevo tenere in mano e me lo porse. Avremmo dovuto depositarlo ai piedi del re in segno di pace nei confronti del nostro sovrano e di sottomissione alla legge.

«È bellissima, signorina», mi disse Lucy. Non potei fare a meno di notare quanto negli ultimi tempi fosse calma e sicura di sé, e le sorrisi.

«Grazie. Vorrei che ci foste anche voi.»

«Anch’io», sospirò Mary.

«Non si preoccupi, signorina, se la caverà perfettamente. E noi la guarderemo insieme alle altre cameriere.»

«Davvero?» Lo trovavo incoraggiante, anche se non sarebbero state con me.

«Non ce lo perderemmo per nulla al mondo», mi assicurò Lucy.

Fummo interrotte da un brusco bussare alla porta. Mary andò ad aprire, e fui felice di vedere Aspen.

«Sono qui per scortarla alla Condanna, Lady America.»

Lucy intervenne: «Che cosa ne pensa del nostro operato, ufficiale Leger?»

Sorrise malizioso. «Avete davvero superato voi stesse.»

Lei rise e Anne la zittì mentre dava gli ultimi ritocchi ai miei capelli. Ora che conoscevo i sentimenti di Anne per Aspen, era evidente quanto si sforzasse di essere impeccabile davanti a lui.

Feci un gran respiro, ricordando la folla che mi aspettava dabbasso.

«Pronta?» mi chiese.

Annuii, sistemai il ramoscello e mi avviai, girandomi a sbirciare ancora una volta le facce felici delle mie cameriere. Presi a braccetto Aspen e mi diressi in corridoio con lui.

«Come stai?» gli chiesi con noncuranza.

«Non riesco a credere che farai una cosa del genere», ribatté lui.

Deglutii, innervosendomi immediatamente. «Non ho scelta.»

«Si ha sempre una scelta, Mer.»

«Aspen, tu lo sai che non vorrei farlo. Ma alla fine, si tratta di una persona soltanto. Ed è colpevole.»

«Proprio come i simpatizzanti dei ribelli che il re ha retrocesso di una casta. Proprio come Marlee e Carter.» Non ebbi bisogno di guardarlo in faccia per sapere quanto fosse disgustato.

«Quello era diverso», mormorai senza sembrare convincente.

Aspen si fermò e mi costrinse a guardarlo. «Con lui non è mai diverso.»

Il suo tono di voce era serio. Aspen era più informato di tutti gli altri, perché montava di guardia durante le riunioni o riferiva gli ordini. In quel momento aveva un segreto.

«Ma sono davvero ladri?» chiesi sottovoce riprendendo a camminare.

«Sì, ma non meritano certo gli anni di prigione che riceveranno oggi.

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