Thea Von Harbou by Metropolis (Ita Libro)

Thea Von Harbou by Metropolis (Ita Libro)

autore:Metropolis (Ita Libro) [Metropolis (Ita Libro)]
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 2016-06-03T09:13:20+00:00


andasse. La protesse con la forza delle sue spalle, con il grande cranio in cui erano visibili i forti denti e gli occhi invincibili.

Ma Freder non vide il padre. Vide soltanto un ostacolo tra lui e la ragazza.

Si lanciò contro l'ostacolo. Ne fu respinto. Un odio scarlatto per quell'ostacolo lo soffocò. I suoi occhi vorticarono: cercavano uno strumento... qualcosa da poter usare come un bastone. Ne trovò uno.

Allora si lanciò di nuovo in avanti, agitando il bastone. Le dita erano avvinte all'oggetto. Lo mordevano. Il suo respiro era un sibilo, alto e acuto.

Tuttavia in lui c'era un solo suono, un solo grido: «Maria...!».

Un uomo che stia sognando l'inferno non grida di più, nel suo tormento, di quanto non facesse Freder.

E ancora, tra lui e la ragazza, quell'uomo, quel pezzo di roccia, quel muro vivente...

Lanciò le mani in avanti. Ah... guarda!... c'era una gola! Afferrò la gola.

Le sue dita si strinsero come artigli d'acciaio.

«Perché non ti difendi?», gridò, mentre fissava quell'uomo.

«Ti ucciderò!... Ti strapperò la vita! Ti ucciderò!»

Ma l'uomo riusciva a rimanere in piedi mentre egli tentava di strangolarlo. Sbattuto da una parete e dall'altra dalla furia di Freder, il corpo si piegò, ora sulla sinistra, ora sulla destra. E ogni volta che accadeva, Freder vedeva, come attraverso una nebbia trasparente, l'espressione sorridente di Maria, che, piegata sul tavolo, fissava con i suoi occhi di mare la lotta tra il padre e il figlio.

La voce di suo padre disse: «Freder...».

Freder fissò in volto quell'uomo. Vide suo padre. Vide le mani avvinghiate alla gola di suo padre. Erano sue, erano le mani del figlio di quell'uomo.

Le mani lasciarono di colpo la presa, come se fossero state recise...

Freder fissò le proprie mani, mormorò qualcosa che ricordava per metà un giuramento, e per l'altra metà il pianto di un bambino che crede di essere rimasto solo al mondo.

La voce di suo padre disse: «Freder...».

Freder si piegò sulle ginocchia. Protese le braccia. La sua testa si nascose tra le mani del padre. Scoppiò a piangere, singhiozzò disperatamente...

Una porta si richiuse.

Thea Von Harbou

93

1996 - Metropolis



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