Tra due mondi by Jennifer L. Armentrout

Tra due mondi by Jennifer L. Armentrout

autore:Jennifer L. Armentrout [Armentrout, Jennifer L.]
La lingua: ita
Format: epub, azw3, mobi
ISBN: 9788858952788
editore: HarperCollins Italia
pubblicato: 2016-07-06T22:00:00+00:00


13

Il giorno dopo, l'allenamento fu imbarazzante a livelli pazzeschi. Aiden passò tutto il tempo a fingere che io non gli fossi saltata addosso, cosa che mi creava un enorme conflitto di emozioni. Da un lato ero felice che non tirasse fuori la questione. Ma dall'altro... be', mi bruciava. Anche se non aveva alcun senso, volevo che riconoscesse ciò che era successo fra noi.

Ma riuscii a incanalare la rabbia nell'allenamento. Combattei meglio e bloccai più colpi di quanto non avessi mai fatto prima. Aiden mi fece i complimenti per la tecnica in un modo professionalissimo, cosa che mi diede ancora più fastidio. Quando ci mettemmo ad arrotolare i materassini, alla fine dell'allenamento, avevo proprio voglia di provocarlo.

«Ho incontrato Seth... ieri sera.» Quelle ultime due parole probabilmente avevano più peso di tutto il resto. Aiden s'irrigidì, ma non rispose. «Vuole sapere perché Lucian gli ha ordinato di sorvegliare il Consiglio.»

Aiden si raddrizzò, sfregandosi le mani lungo le cosce. «Non dovrebbe fare domande sugli ordini ricevuti.»

Inarcai un sopracciglio. «Pensa che abbia qualcosa a che fare con me.»

Lui finalmente mi guardò, ma aveva un'espressione assolutamente impenetrabile.

«È così?»

Nessuna risposta.

«Ha qualcosa a che vedere con quello che è successo a mia madre?» Innervosita per il suo silenzio, strinsi i pugni. «Ieri sera hai detto che avevo tutto il diritto di sapere cos'era successo a mia madre. Quindi credo di avere tutto il diritto di sapere che diavolo sta succedendo. O hai intenzione di mentirmi di nuovo?»

Finalmente ottenni una risposta. «Non ti ho mai mentito, Alex. Ho solo omesso la verità.»

Alzai gli occhi al cielo. «Certo, quello non è mentire.»

Mi guardò, irritato. «Credi che fossi contento di sapere cos'era successo a tua madre? Che mi sia divertito a vedere quanto sei stata male quando l'hai scoperto?»

«Non è quello il punto.»

«Il punto è che sono qui per allenarti. Perché tu sia pronta a frequentare le lezioni in autunno.»

«E nient'altro, eh?» Mi sentii ancora più ferita e arrabbiata. «Non hai neanche la decenza di dirmi cosa sta succedendo, visto che è evidente che lo sai?»

Un'ombra d'incertezza gli oscurò il volto. Scosse la testa e si passò una mano tra i capelli. I riccioli scuri gli ricaddero sulla fronte, come sempre. «Non so perché il Ministro abbia chiamato Seth al Consiglio. Sono solo una Sentinella, Alex. Non mi rivelano tutti i segreti del Consiglio, ma...» Fece un respiro profondo. «Non mi fido completamente del tuo patrigno. La sua manifestazione d'affetto nell'ufficio di Marcus è stata decisamente... esagerata.»

Con tutte le cose che mi aspettavo che dicesse, fui scioccata di sentirgli ammettere proprio quello. Mi attenuò una parte della rabbia... ma non tutta. «Cosa credi che stia combinando?»

«È tutto quello che so, Alex. Al tuo posto... farei attenzione a Seth. Gli Apollyon possono essere instabili... perfino pericolosi. Si sa che spesso perdono le staffe, e se Seth è arrabbiato per il trasferimento...»

Annuii, ma la cosa non mi preoccupava granché. Aiden se ne andò senza dire molto altro. Uscii anch'io, delusa, e fuori dalla palestra incontrai Caleb. Ci fissammo per un attimo.

«Allora... immagino che tu l'abbia saputo.



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