Trilogia della villeggiatura by Carlo Goldoni

Trilogia della villeggiatura by Carlo Goldoni

autore:Carlo Goldoni
La lingua: ita
Format: epub
editore: RIZZOLI LIBRI
pubblicato: 2012-04-26T16:00:00+00:00


SCENA VIII

TOGNINO e detti.

TOGN. Padrone, ben levate. Cosa fanno? Stanno bene? Me ne console.88

ROS. Buon giorno, signor Tognino.

FERD. Signor Tognino carissimo, ho l’onor di protestarle la mia umilissima servitù. 89 (con caricatura)

TOGN. Padrone. (salutando Ferdinando)

COST. Avete dormito bene la scorsa notte?

TOGN. Signora sì.

ROS. Vi ha fatto male la cena?

TOGN. Oh male! Perché male? Non mi ha fatto niente male.

FERD. E poi, se gli avesse fatto male, non sa egli di medicina? Non saprebbe egli curarsi?

TOGN. Signor sì, che saprei curarmi.

FERD. A un uomo che avesse mangiato troppo, che si sentisse aggravato lo stomaco, che cosa ordinereste voi, signor Tognino?

ROS. Oh! egli non è ancor medico; e non è obbligato a saper queste cose.

TOGN. Signora sì, ch’io lo so.

FERD. Egli lo sa, signora mia, egli lo sa benissimo, e voi, compatitemi, gli fate torto, e non avete di lui quella stima ch’ei 90 merita. Dite a me, signor Tognino, che cosa gli ordinereste?

TOGN. Gli ordinerei della cassia, e della manna, e della sena, e del cremor di tartaro, e del sal d’Inghilterra. 91

COST. Cioè, o una cosa, o l’altra.

FERD. E tutto insieme, se ve ne fosse bisogno.

TOGN.’E tutto insieme, se ve ne fosse bisogno. 92

FERD. Bravo; evviva il signor dottorino.

ROS. Orsù, mutiamo discorso.

COST. A che ora è partito vostro signor padre? (a Tognino)

TOGN. Quando è partito, io dormiva. Non so che ora fosse.

COST. Non ve l’hanno detto in casa a che ora è partito?

TOGN. Me l’hanno detto, ma non me ne ricordo.

FERD. (Spiritosissima creatura!). 93

ROS. E quando credete ch’egli ritorni?

TOGN. Io credo che ritornerà, quando avrà finito di fare quello che deve fare.

FERD. Non c’è dubbio. Dice benissimo. In quell’età, 94 pare impossibile ch’ei sappia dir tanto.

ROS. Orsù, signore, gliel’ho detto e glielo torno a dire: guardi se stesso, e non istia95 a corbellare. (a Ferdinando)

TOGN. Mi corbella il signor Ferdinando? (a Ferdinando)

COST. Ditemi. Avete fatto colezione? 96 (a Tognino)

TOGN. Io no, sono venuto qui a farla.

ROS. Ed io v’ho aspettato, e la faremo insieme.

FERD. Ma! è fortunato il signor Tognino.

TOGN. Perché fortunato?

FERD. Perché fa spasimar le fanciulle.

COST. Lasciamo andare questi discorsi. (a Ferdinando)

ROS. (Povero il mio Tognino, non gli badate.) (piano a Tognino)

TOGN. (Quando sarete mia, per casa non ce lo voglio) (piano a Rosina, e battendo i piedi)

FERD. Che cosa ha il signor Tognino?

COST. Lasciatelo stare.

FERD. Ma io gli voglio bene.

TOGN. E a me non importa97 niente del vostro bene. (gli fa uno sgarbo)

FERD. Grazioso, amabile, delizioso!



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